Prato, guerra delle grucce: condannato il sesto uomo del commando omicida
L’ex militare cinese Fang Nenyin dovrà scontare sette anni e sei mesi di reclusione: tentò di uccidere un connazionale nell’ambito della “guerra delle grucce”
PRATO. Sette anni e sei mesi di reclusione: questa la pena comminata oggi, 17 ottobre, dal giudice dell’udienza preliminare Matteo Cavedoni nei confronti di Fang Nengyin, il sesto uomo del commando omicida che il 6 luglio 2024 tentò di uccidere Zhang Meng Chang, un imprenditore cinese attivo nel settore della produzione di grucce, all’interno del locale notturno Number One di via Scarlatti.
Fu l’episodio che dette il via alla fase più cruenta di quella che è stata chiamata la “guerra delle grucce”, un contrasto tra due gruppi di imprenditori cinesi per il controllo di un settore particolarmente lucroso, che poi si è esteso anche alla logistica.
Fang Nengyn, difeso da Alessandro Fantappiè, è un ex militare dell’esercito cinese che è stato arrestato all’inizio di aprile dalla squadra mobile della polizia in un ristorante di Padova. In precedenza erano stati arrestati gli altri cinque componenti del commando, quattro in Calabria e il quinto in Sicilia, che sono stati condannati alla stessa pena, 7 anni e 6 mesi. L’ultimo uomo è stato processato col rito abbreviato che consente uno sconto fino a un terzo della pena.
L’imputato è stato condannato anche al risarcimento dei danni patrimoniali e morali nei confronti delle parti civili costituite (oltre Zhang Chang Meng, la sua convivente Zhu Wen e il fratello Zhang Changyong, assistiti dagli avvocati Federico Febbo e Costanza Malerba).
Il tentato omicidio, secondo quanto ricostruito in sede di indagini preliminari, sarebbe maturato nell’ambito dello scontro tra i due gruppi rivali. Zhang ha raccontato di aver subìto pesanti minacce prima dell’agguato avvenuto al Number One, perché si era rifiutato di allinearsi ai prezzi di vendita fissati da alcuni concorrenti, di fatto associati tra loro per monopolizzare il mercato.