Prato, ennesima occupazione abusiva della casa abbandonata: scatta un arresto
Nello stabile di via della Misericordia sono stati trovati due nigeriani, un cinese, un marocchino e tre donne italiane
PRATO. Nonostante fossero stati allontanati lo scorso 9 settembre, quattro stranieri e tre donne italiane, tutti senza fissa dimora, sono tornati nella casa abbandonata che è addossata alle mura in via della Misericordia, accanto al vecchio ospedale Misericordia e Dolce, e si sono nuovamente allacciati alla rete elettrica, rischiando di creare problemi ai vicini ambulatori dell’Asl. Stavolta però è scattato un arresto. Si tratta di un nigeriano di 32 anni che già era stato identificato dai carabinieri il 9 settembre e che ora è nuovamente accusato di furto di energia elettrica.
Per raggiungere il pozzetto dove era stato fatto l’allaccio abusivo i carabinieri hanno dovuto usare una gru, visto che sopra al pozzetto era stata piazzata una lastra di metallo pesante quattro quintali. Quando l’allaccio è stato disattivato si sono spenti alcuni elettrodomestici presenti nella casa occupata abusivamente.
I carabinieri hanno identificato altri due nigeriani, un marocchino, un cinese e tre donne italiane presenti nello stabile. Inoltre sono stati sequestrati due coltelli, un po’ di hashish e una patente rubata. Il giudice ha poi convalidato l’arresto del nigeriano e ha disposto il divieto di dimora nella provincia di Prato.
Lo stabile di via della Misericordia era già stato occupato abusivamente il 12 dicembre 2024 e poi ancora il 2 e il 9 settembre di quest’anno. L’ennesimo controllo è scattato il 25 settembre. Negli ultimi due anni, si legge in una nota della Procura, a Prato ci sono state otto occupazioni abusive di stabili: in viale della Repubblica, viale Marconi, viale Galilei, via della Misericordia e via Respighi.