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Il lutto

Prato, addio a Renzo D Jay: le notti al Pacha e allo Zero 6 e le mitiche cassettine


	Renzo Giannini
Renzo Giannini

Si è spento a 63 anni Renzo Giannini, noto come Renzo D Jay, protagonista della scena dance dagli anni ’80

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PRATO. Ha fatto ballare generazioni di ragazzi, quando il sabato sera significava Zero6, Pacha e cassette registrate da passarsi di mano in mano. Renzo Giannini, per tutti Renzo D Jay, è morto nella sua casa di Iolo, a Prato. Aveva 63 anni. A trovarlo sono stati i vigili del fuoco, dopo l’allarme di un’amica che non lo vedeva da giorni. Secondo i primi accertamenti, si sarebbe spento per cause naturali. Figlio di un professore del Buzzi, cresciuto tra i corridoi dell’istituto e le feste delle Pagliette, aveva una sola, grande passione: la musica.

Protagonista alla consolle dello Zero 6 e del Pacha

Negli anni ’80 diventò protagonista assoluto alla consolle dello Zero6, dove divideva le serate con Drago Dj, e poi del Pacha, tempio della disco cittadina. Era un visionario – dicono gli amici di lui – capace di leggere la pista e di anticipare le mode».

Dopo i successi pratesi, il salto a Ibiza, allora mecca mondiale della dance. Rientrato in città, aveva continuato a suonare, alternando i locali alle feste private, dove la sua presenza era sinonimo di serata indimenticabile. Memorabili le sue “cassettine”, mixate nello studio di casa e oggi pezzi da collezione. Non amava la radio: voleva vedere il pubblico, sentirlo muoversi. Durante la pandemia, il suo remix “State a casa” – costruito sulle raccomandazioni del sindaco Matteo Biffoni – era diventato virale. Ora, chi lo ha conosciuto lo ricorda dietro alla consolle, con le cuffie sulle orecchie e lo sguardo attento, mentre un altro brano, l’ennesimo, iniziava a far muovere tutti.
 

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