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Prato, si chiude l'era Bugetti: decadono sindaca, giunta e consiglio comunale

di Riccardo Tempestini
Prato, si chiude l'era Bugetti: decadono sindaca, giunta e consiglio comunale

Alla mezzanotte del 10 luglio 2025 entrano in vigore le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti. A casa la giunta e tutti gli incarichi fiduciari ex art. 90

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PRATO. Tutti “a casa” o quasi. Alla mezzanotte di oggi, 10 luglio 2025, sono effettive le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti e di conseguenza decadono oltre alla sindaca, anche giunta, consiglio comunale e gli incarichi fiduciari ex articolo 90, ma non gli ex articolo 110, come invece era stato riportato più volte da altri media.

Un sospiro di sollievo per questi ultimi, che resteranno al loro posto come dirigenti, fino a quando il commissario/a prefettizio deciderà altrimenti. Ma eccoli, cominciando da Linda Pieragnoli, all'ufficio del sindaco, da domani del commissario, Paola Tognini all'ufficio avvocatura, Giulia Martini ai servizi sociali, Simona Fedi allo sviluppo economico, mentre per la segretaria generale Maria Benedetta Dupuis potrebbe arrivare la conferma del commissario prefettizio già da domani.

Restano senza lavoro, ma non da subito perché ci sono 15 giorni di comporto, quindi dal 25 luglio, tutti gli incarichi fiduciari ex articolo 90, un lungo elenco, cominciando dalla portavoce della sindaca Eleonora Barbieri, che probabilmente tornerà a Toscana Tv/Notizie di Prato, Serena Tatti dell' Ufficio stampa, Francesco Ricciarelli, capo della segreteria della sindaca, ora consigliere comunale Pd a Poggio a Caiano, Claudia Raggi, capo di gabinetto, Giovanni Mosca delegato per le frazioni, che torna in economato al carcere della Dogaia, Francesco Fantauzzi, delegato per la cultura e Ivan Marzocco, cerimoniere con possibile proroga per il Corteggio storico ridotto del prossimo 8 settembre.

E poi ci sono altri articoli ex 90, fino ad ora segretari dei vari assessori, Serena Tropepe allo sviluppo economico con Benedetta Squittieri, Noemi Nerini al sociale con Sandro Malucchi, Federico Toscano con Cristina Sanzò alla mobilità - bilancio, e Nicla Pierini al turismo con Chiara Bartalini.

Da domani “a casa” anche la giunta, con il vicesindaco Simone Faggi che torna al suo lavoro come operatore legale, e gli assessori, Marco Biagioni dipendente di un supermercato ma sopratutto segretario del Pd provinciale, Benedetta Squittieri, Sandro Malucchi alla Cooperativa Humanitas, Maria Logli all'Arci Toscana, Cristina Sanzò ad Alia, Marco Sapia consulente aziendale, Diego Blasi portavoce del Pd regionale e da poco commissario della federazione del Pd di Pisa, ma sopratutto probabile assessore della prossima giunta Giani se Biffoni divente consigliere regionale.

Infine l'unica non del Pd, Chiara Bartalini dei 5 Stelle, dipendente azienda energie rinnovabili. Per tutti gli assessori lo stipendio mensile è di circa 3.300 euro netti circa al mese, mentre il vicesindaco percepisce sui 4.300 mila e la sindaca sui 9- 10 mila, ma per gli iscritti al Pd va tolto il 10% circa per il partito.

A questi va aggiunto anche il presidente del consiglio comunale Lorenzo Tinagli, consulente di una fondazione, che percepisce uno stipendio uguale agli assessori.

Poi il lungo elenco dei 32 consiglieri comunali, anche loro tutti “a casa”, rinunciando al gettone di presenza, che varia molto a seconda della partecipazione alla sedute dei consiglio comunale e delle varie commissioni consiliari, ma come valore medio si aggira sugli 800-1.000 euro al mese. Con il commissariamento decade anche la Commissione toponomastica, presieduta dall'assessore alla mobilità. 
 

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