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Comune di Prato, la Corte dei Conti: «Irregolarità nella gestione, contabilità da rivedere»

di Tiziana Gori
Comune di Prato, la Corte dei Conti: «Irregolarità nella gestione, contabilità da rivedere»

Comune: bilanci 2020 e ’21 con disavanzi tecnici di 12 e 2 milioni. Secondo l’organo di controllo l’ente locale non ha rispettato i vincoli imposti per legge su specifiche entrate: la risposta

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PRATO. La documentazione aggiuntiva non è bastata a evitare la “pronuncia di segnalazione”. I conti non tornano, e se a dirlo è il massimo organismo competente in materia, il lavoro del commissario al Comune di Prato, che si insedierà dopo il 10 luglio, e degli uffici economici, non sarà semplice né privo di fatica.

Dal canto suo, nel pomeriggio, il Comune cerca di tranquillizzare i pratesi: «La pronuncia della Corte era attesa, i correttivi sono stati previsti».

Con delibera n. 119/2025 /Prse la Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti (presieduta da Mario Nispi Landi) ha rilevato irregolarità sui bilanci comunali 2020 e 2021. Soprattutto il rendiconto del 2020, che per il Comune si era chiuso con un avanzo di 170,5 milioni di euro, nella realtà contabile era da considerarsi in rosso per oltre 12 milioni. Alla luce dei controlli, nel 2020 il bilancio dell’ente locale si era chiuso con una quota disponibile negativa di 12.252.161,70 euro, nel 2021 di 2.138.620,42 euro.

La questione multe

Il motivo? Secondo quanto riportato nella delibera, l’amministrazione (allora guidata da Matteo Biffoni) avrebbe utilizzato impropriamente risorse vincolate come i proventi delle sanzioni stradali e dei parcheggi a pagamento.

La gestione degli introiti derivanti dalla multe è da anni al centro delle verifiche della Corte. Fino al 2022 il Comune non ha adottato una contabilità che separi in modo chiaro i due tipi di entrate, quelle derivanti dall’articolo 142 (limiti di velocità) e quelle derivanti dall’articolo 208 (proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie). Motivo per cui, evidenzia la Corte, l’ente locale non è in grado di dimostrare che queste risorse sono state effettivamente utilizzate per il fine a cui sono destinate: miglioramento della sicurezza stradale e della mobilità urbana. Dal 2022 il Comune ha provveduto in tal senso, con la delibera di variazione di bilancio n. 68/2022, istituendo distinti capitoli di bilancio.

Fondi Covid

Anche una parte significativa dei fondi Covid – oltre 760 mila euro – sarebbe stata impiegata senza rispettare i vincoli normativi. La Corte riconosce che il Comune ha impiegato correttamente i contributi statali per coprire le spese straordinaria imposte dall’emergenza pandemica. Ma in alcuni casi, sarebbero state destinate a questo fine risorse vincolate per investimenti o mutui. Per rimettere i conti in ordine, è stato necessario, retroattivamente, accantonare nuovi vincoli nel risultato di amministrazione: 330mila euro per il 2020, oltre 436mila per il 2021.

Parcheggi

La gestione dei parcheggi a pagamento è stata affidata a Consiag Servizi Comuni. Il Comune, in pratica, rinuncia a incassare direttamente i proventi, una parte dei quali però - per legge - devono essere destinati a scopi specifici, e l’ente locale ha il compito di sorvegliare affinché Consiag rispetti quel vincolo. Il canone forfettario da un milione di euro riscosso nel 2021 doveva essere vincolato, ma secondo la Corte non sarebbe avvenuto.

Società partecipate

Nel 2021 il Comune ha accantonato nel fondo per le perdite della società partecipate circa 317mila euro. Alla luce dei risultati delle società che ne fanno parte avrebbe dovuto destinarvi il doppio.

Le conclusioni della Corte

La delibera, pubblicata sul sito della giustizia contabile il 13 giugno, notificata al Comune negli stessi giorni e ieri arrivata anche ai consiglieri comunali, ha posto l’accento sui correttivi che si dovranno adottare per superare le irregolarità ma anche per evitare sofferenze nei successivi esercizi: “L’ente dovrà adottare interventi tali da consentire il superamento delle irregolarità rilevate e degli effetti da queste prodotte negli esercizi successivi. La permanenza di un disavanzo da extradeficit, per il quale il legislatore ha ammesso in via straordinaria la copertura in un arco di lungo periodo, è una condizione che pesa sulla gestione dell’ente, che deve reperire risorse per sostenere gli ordinari programmi di spesa e per provvedere al ripiano”.

La risposta

«La delibera della Corte dei Conti sui bilanci 2020 e 2021 era attesa dal Comune di Prato in quanto conseguenza delle precedenti pronunce che si sono susseguite negli anni come conseguenza del disavanzo emerso nel 2014 con il consuntivo 2013. Le indicazioni della magistratura contabile erano quindi già previste dagli uffici come chiarito più volte nelle varie commissioni consiliari e sedute di Consiglio comunale che si sono occupate di bilancio in questo e nel precedente mandato.

Prova ne è il fatto che la somma necessaria per effettuare i correttivi richiesti dalla Corte dei Conti, poco meno di 7 milioni di euro, sia già stata accantonata. Nessuna tegola, quindi e nessuna sorpresa. Tale somma – spiegano dal Comune – sarà inserita nella prima variazione di bilancio utile e andrà a finanziare la realizzazione di parcheggi e interventi di sicurezza stradale come nuovo asfalto e illuminazione pubblica. In sostanza, i correttivi non modificano il risultato contabile dell’amministrazione comunale nel suo complesso ma la sua distribuzione tra le sue componenti. I circa 7 milioni di euro che provengono dai conti 2024 saranno quindi spostati dall’avanzo libero per essere inseriti in quello vincolato che è appunto destinato a opere di sicurezza stradale».

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