Prato, le ultime parole di Denisa: «Se mi trovano mi ammazzano»
Si infittisce il mistero sulla scomparsa della trentenne escort rumena che è sparita da cinque giorni. Individuato l’ultimo cliente
PRATO. «Se mi trovano mi ammazzano». Sono queste parole, dette al telefono da Maria Denisa Adas, la trentenne romena sparita da cinque giorni, che hanno fatto suonare il campanello d’allarme in Procura trasformando una quasi normale sparizione di una maggiorenne in qualcosa di diverso. Qualcosa di molto peggio. Quelle parole sono state le ultime pronunciate da Maria Denisa, di professione escort, con qualcuno che le fosse amico, probabilmente una collega, e sono state sentite da un testimone già sentito dagli inquirenti, che ora cercano anche di capire chi ci fosse all’altro capo del telefono.
Ma non è solo questo ad aver convinto il procuratore Luca Tescaroli ad aprire, lunedì 19 maggio, un fascicolo con l’ipotesi di sequestro di persona (che a questo punto sarebbe l’ipotesi meno drammatica). C’è anche una chat che Maria Denisa, residente a Roma, teneva con le amiche. Chat che sarebbe stata manomessa, non si sa se prima o dopo la sua sparizione. Qualcuno ci avrebbe messo le mani, forse per far sparire qualche messaggio compromettente.
E c’è una terza novità nel caso della sparizione della trentenne romena. Gli inquirenti hanno identificato quello che sembra essere stato l’ultimo cliente della escort, un uomo che avrebbe lasciato il residence di via Ferrucci, dove la giovane alloggiava, alle 23,35 di giovedì 15 maggio. Prima di lui, un altro uomo aveva lasciato la stanza alle 20,45 e sembra avere un alibi. L’ultimo cliente, che risulta aver chiamato tre volte la escort prima di incontrarla, è stato identificato ma non ancora sentito. Potrebbe risiedere fuori provincia, magari a Firenze, visto che ieri il procuratore Tescaroli ha affiancato ai carabinieri di Prato quelli di Firenze e il Racis, cioè il Raggruppamento investigazioni scientifiche dell’Arma, che dovranno eseguire i rilievi e cercare tracce dei due telefoni cellulari di Maria Denisa che sono staccati da giorni e non si trovano più. Nella loro memoria potrebbe celarsi la soluzione del caso. O nelle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza intorno al residence di via Ferrucci (quelle interne sono finte).
Di sicuro Maria Denisa Adas è andata via di fretta, giovedì notte. Dalla stanza è sparita almeno una valigia, ma la chiave è rimasta nella serratura interna e la porta non è stata chiusa. Sono spariti anche alcuni trucchi e un paio di scarpe coi tacchi alti sono state trovate su un armadio dove lei, alta 1.55, avrebbe avuto difficoltà ad arrivare. Una stranezza, per le sue amiche.
E quella frase, «Se mi trovano mi ammazzano», alla luce della sparizione non sembra quella di un cliente, ma semmai di qualcuno che gestisce il sesso a pagamento.
La Fiat 500 rossa della trentenne romena è ancora parcheggiata sul retro del residence. Sul cruscotto c’è un biglietto del parcheggio che risulta pagato dal 12 al 18 maggio. Ma lei nel residence è andata a stare solo il 15. Nei giorni precedenti è stata a casa di qualcuno, perché non risulta registrata in nessuna struttura ricettiva di Prato.