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Prato, processo lento per la morte di una paziente: assolto un chirurgo, prescritto l’ex primario

Prato, processo lento per la morte di una paziente: assolto un chirurgo, prescritto l’ex primario

La Corte d’appello ha pronunciato una sentenza sette anni dopo quella di primo grado

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PRATO. Non ci sono colpevoli per la morte di una donna di 69 anni, Anna Maria Collini, avvenuta il 24 febbraio 2014 all’ospedale di Prato. Giovedì 3 aprile, a oltre 11 anni dai fatti, la Corte d’appello ha assolto un chirurgo all’epoca in servizio all’ospedale di Prato, Francesco Menici, e l’ex primario del reparto di Ginecologia Giansenio Spinelli. In primo grado i due medici erano stati condannati rispettivamente a 7 mesi e 10 mesi di reclusione, ma la giustizia, almeno nel secondo caso, è stata troppo lenta e se il chirurgo Menici è stato assolto nel merito, l’ex primario è stato prosciolto per intervenuta prescrizione, cioè perché è passato troppo tempo. Il suo difensore Manuele Ciappi farà comunque ricorso in Cassazione, mentre l’avvocato Luca Brachi per la parte civile potrà chiedere i danni in sede civile.

La paziente arrivò in ospedale nel dicembre 2013. Si sospettava un tumore ovarico, ma dopo l’intervento chirurgico eseguito a gennaio si capì che si trattava di un caso di diverticolite. La donna fu nuovamente operata, ma non si riprese e il decesso avvenne il 24 febbraio. Seguì una denuncia dei familiari che ha dato origine al processo. Nel 2017 la sentenza di primo grado, poi sono passati altri sette anni per arrivare all’appello, anche perché nel collegio giudicante era presente un giudice che si era già occupato della questione in primo grado.

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