Il Tirreno

Prato

L'operazione

Sigarette elettroniche, gli aromi per svapare sono irregolari: sequestrate 1.200 bottigliette a Prato


	Alcune delle boccette sequestrate
Alcune delle boccette sequestrate

Mancava il contrassegno che ne certifica la regolarità

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PRATO. Maxi sequestro di aromi per vaporizzazione in due esercizi cittadini. Aromi che servono sì a dare un “sapore”, anche olfattivo ai liquidi da inalazione, ma che lo stesse, da quattro mesi, devono obbligatoriamente riportare dei contrassegni fiscali. Contrassegni che però, in questo caso, non c’erano. 

Il sequestro dei componenti per la miscela liquida

Da qui il sequestro messo a segno dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio all’Ufficio dei Monopoli per la Toscana hanno effettuato, nella consueta attività di repressione del contrabbando, due sequestri amministrativi di prodotti privi di nicotina, anche non direttamente vaporizzabili, destinati a essere utilizzati come componenti della miscela liquida idonea alla vaporizzazione e che sono utilizzati per conferire un odore o un gusto ai prodotti liquidi da inalazione senza combustione (conosciuti come aromi) privi di contrassegno fiscale.

Il contrassegno che manca

Dallo scorso 31 ottobre infatti, gli aromi devono presentare l’apposito contrassegno che ne attesti la regolarità fiscale e normativa, esattamente come accade per i prodotti liquidi da inalazione e le sigarette usa e getta.

Però durante le attività di verifica nei due esercizi di vicinato, regolarmente autorizzati, della città di Prato, sono state rinvenute ingenti quantità di questi aromi, posti in vendita sugli scaffali, per un totale di circa 1.200 prodotti, corrispondenti, grazie a un sistema di equivalenza, a più di 16 chili di tabacco lavorato.

Gli aromi sono stati sequestrati e, parallelamente, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli procederà alle contestazioni e al recupero dell’imposta di consumo evasa.
 

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