Alluvione, il Comune di Prato stanzia 12 milioni, lo Stato ne rimborsa poco più di 2
L’assessora al Bilancio Cristina Sanzò: «Per quest’anno sarebbe stato meglio sospendere la spending review che ci toglie altri 3,5 milioni»
PRATO. Il Comune ha stanziato finora oltre 12 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza alluvione, ma dallo Stato, attraverso il Fondo nazionale per l’emergenza, ne torneranno indietro solo 2 milioni e 293mila. Questo potrebbe essere un problema per chiudere i conti del bilancio. Ed è per questo che l’assessora al Bilancio, Cristina Sanzò, pur senza voler fare polemica, ha voluto mettere i punti sulle i. In particolare segnalando che nell’anno in corso, tenuto conto proprio dell’emergenza, lo Stato avrebbe potuto sospendere l’applicazione della “spending review”, che toglierà alle casse del Comune altri tre milioni e mezzo di euro. La stessa lamentala che arriva dalla nuova sindaca di Firenze, Sara Funaro, a cui mancheranno 4 milioni.
Gli stanziamenti attinti dal Bilancio 2023 e 2024 che rientrano nelle spese ordinarie, spiega una nota del Comune, ammontano a un totale di 2,9 milioni di euro, di questi è previsto un rimborso di 2,050 milioni di euro. I lavori comprendono principalmente interventi di manutenzione stradale, di pulizia e sanificazione del cimitero di Chiesanuova, rimozione delle terre dal Palazzetto dello sport di Maliseti, di pulizia dei torrenti, di ripristino del verde pubblico e interventi di edilizia scolastica, sportiva e storico monumentale.
Gli stanziamenti di Bilancio 2023 e 2024 che invece riguardano le opere ammontano ad un totale di 9,5 milioni di euro e di questi al momento è previsto un rimborso di soli 245.000 euro. L'importo è destinato in larga parte alla manutenzione stradale per il ripristino e la messa in sicurezza della viabilità, per la manutenzione dei principali impianti sportivi della città, delle scuole, dei parchi, dei torrenti e del cimitero di Chiesanuova che necessita di interventi edili, di ripristino di opere murarie e di nuove pavimentazioni.
Oltre alle maggiori spese che il Comune ha dovuto sostenere, bisogna aggiungere il rispetto della legge sulla spending review, revisione sulla spesa pubblica, che impone agli enti locali di partecipare al miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia della spesa della pubblica amministrazione. Questo si traduce per il Comune di Prato in un taglio di 3,5 milioni di spesa corrente nei prossimi 5 anni. Inoltre per il Comune si è reso necessario stanziare ulteriori risorse per i continui aumenti dei costi delle materie prime e dell'energia, i costi di gestione della mensa scolastica e delle spese a sostegno dei minori non accompagnati collocati all'interno delle case famiglia e delle donne e dei minori vittime di violenza, aumenti che saranno coperti con la variazione di Bilancio in votazione nel prossimo consiglio comunale.
«Sottrarre risorse all'Ente Comune significa non dare risposte alle esigenze quotidiane e alle tante fragilità esistenti – commenta Sanzò – Da un lato tagli e dall'altro mancati ristori rischiano di mettere in seria difficoltà le capacità del Comune di rispondere ai bisogni della città». l