Poggio a Caiano, sulla nuova sede della Municipale il sindaco e l’opposizione si accusano a vicenda
Botta e risposta tra Poggio Insieme e Riccardo Palandri: ognuno sostiene che l’altro spreca soldi pubblici
POGGIO A CAIANO. Accuse, repliche e controrepliche. Va avanti così da mesi a Poggio a Caiano tra la giunta di centrodestra e l’opposizione di centrosinistra. E l’ultima vicenda, quella della nuova sede della polizia municipale, non fa eccezione. L’opposizione di Poggio Insieme accusa la giunta di aver buttato alle ortiche la decisione presa dalla giunta uscente, che aveva trovato un accordo per acquistare un immobile di proprietà della Cna, preferendo prendere in affitto da privati l’ex sede della Cassa di risparmio. Così facendo, sostiene l’opposizione, si buttano soldi pubblici. Il sindaco Riccardo Palandri sostiene invece che lo spreco sarebbe stato acquistare l’immobile della Cna. Ecco accuse e controaccuse.
Il comunicato di Poggio Insieme.
“Non occorre essere esperti in finanza per di quanto è salato il conto che sta preparando Palandri sulle tasche dei poggesi con la sciagurata decisione di spostare la sede PM scegliendo un immobile che non sarà acquisito a patrimonio del Comune ma affittato. Ogni buon padre di famiglia direbbe che è un errore clamoroso. Che pagheranno profumatamente i cittadini”.
Così i consiglieri Pucci, Puggelli, Vettori e Tasselli di “Poggio Insieme” in una nota diffusa proprio quando si sta concludendo il trasloco della PM dalla sede provvisoria alla nuova sede presa in affitto dal Comune nell’immobile che un tempo ospitava la Cassa di Risparmio di Prato, oggi proprietà di due cittadini poggesi.
“Colpisce che Palandri non abbia voluto segnare un gol a porta vuota: esattamente un anno fa, proprio il 30 Giugno 2023, il Sindaco avrebbe potuto regalare alla Polizia Municipale una nuova casa e a tutti i poggesi un immobile che entrava nel patrimonio di tutti. La scelta più logica, più efficace – avrebbe evitato di perdere un altro anno di tempo nella sede provvisoria – ma soprattutto la più conveniente.” Proseguono i consiglieri che fanno i conti della procedura. “Scegliendo di mandare all’aria l’operazione ereditata e puntare sull’affitto, chiudendo un contratto di affitto a 2.800 euro al mese – oltre il 400 per cento in più della precedente locazione da 600 euro poco più - Palandri ha deciso di gettare al vento risorse preziose. Uno sbaglio che ogni anno ci costerà salato: quasi 34 mila euro. Per non parlare di quanto sia già costato alle casse del Comune questo anno di ritardo: oltre 14 mila euro in affitti mensili per aver occupato per 12 mesi in più la sede della Misericordia, oltre 6 mila euro pagati ad avvocati per semplici pareri sul contenzioso nel frattempo aperto con CNA, soldi pagati ai proprietari della nuova sede per lavori preliminari. Per non parlare del contenzioso con CNA: un contenzioso che, se come probabile andrà avanti, rischia di costare al Comune, in risarcimenti e danni, ulteriori decine di migliaia di euro. Proprio non ci siamo.”
Ricordato come il precedente mandato amministrativo, quello a guida Puggelli, si fosse chiuso con la scelta fatta attraverso un bando di evidenza pubblica che aveva esitato nell’acquisto di un immobile dalla CNA (“soggetto comunque sociale”) grazie a un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti per una spesa complessiva di 263 mila euro, il gruppo consiliare bacchetta il sindaco Palandri.
“Non si capisce davvero che logica abbia andare in affitto in quello spazio al di là del puro livore contro di noi e il piano sistematico di gettare alle ortiche tutto quello che era stato fatto in precedenza: in pochi anni, anche considerate le spese aggiuntive a cui il Comune è già stato costretto e quelle a cui temiamo sarà costretto in futuro, con quello che il Comune pagherà di affitto si sarebbe trovato proprietario della sede della PM che invece è condannata per chissà quanti anni a stare in una sede provvisoria.”
“Il percorso fatto è oltretutto assai poco trasparente: la sede pronta per essere acquistata – aggiunge la nota – era stata giudicata valida dallo stesso comandante della PM e dai membri della commissione tecnica del Comune che avevano giudicato il bando per l’acquisto. Nel frattempo i dipendenti del Comune sono anche diminuiti di numero, per questo è davvero difficile capire perché non si è andati avanti”. Concludono i consiglieri. “Vogliamo la massima chiarezza. Sulla limpidità dell’operazione non devono esistere coni d’ombra che a oggi permangono. Abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti. Il trasloco è in corso quando ancora il contratto di locazione non risulta ufficialmente firmato né sono state completate tutte le verifiche previste. Non ci sono chiare alcune cose, gli atti pubblicati sono incompleti. Mancano, alla conoscenza pubblica, elementi fondamentali. Tutto ciò è grave”.
La replica del sindaco.
Nuova sede polizia municipale. All’opposizione poggese possiamo rimproverare di tutto ma non certo la mancanza di un coraggio da leoni.
Una minoranza che ai tempi in cui governava se ne è altamente disinteressata di dare una nuova casa alla polizia municipale e difatti è stata la causa dello sfratto di quest’ultima.
Lo scarso interesse per concedere una nuova sede alla polizia municipale è stato dimostrato dal fatto che, complice il ridursi all’ultimo minuto probabilmente per la furia e la foga di fare bella figura in campagna elettorale, hanno trovato un immobile per niente congruo alle richieste degli agenti e per di più a un prezzo fuori mercato.
Basti sapere che soltanto per il *rifacimento di un bagno nella sede prescelta dall’ex giunta ci erano stati richiesti ben 40.000 €*, tanto a pagare sarebbero stati i cittadini come sempre.
Ecco perché come giunta abbiamo trovato questa scelta assolutamente fuori luogo e strampalata, eseguita da chi non conosce per niente le esigenze del territorio.
A questa scelta del tutto inappropriata abbiamo preferito un immobile funzionale e nel centro del paese, che dona decoro e sicurezza.
I soldi, che la precedente giunta avrebbe voluto spendere, li utilizzeremo per una questione assai urgente e sentita dai cittadini: **il rifacimento del nostro cimitero che da anni cade a pezzi ed era stato completamente abbandonato all’incuria, motivo per cui ci siamo impegnati ad aggiungere 100.000 € alla spesa prevista per il rifacimento e per sistemare la porzione chiusa da anni, dal momento che per noi è uno degli obiettivi primari.*
Le finanze comunali fino ad oggi sono state mal gestite: è perciò nostro dovere rimediare e valutare come e su cosa impiegarle, inoltre ci appare strano tutto questo improvviso interesse della sinistra poggese per i bilanci, dal momento che all’approvazione dell’ultimo consuntivo si sono presentati solamente in due.
La controreplica dell’opposizione.
“Non rispondono alle domande, tacciono sul ricorso al TAR, confermano l’abitudine a mentire che li rende autentiche star della bugia.
Mentono – precisa la controreplica - su quattro punti per i quali le carte parlano invece molto chiaramente. Il primo: l’immobile ex CNA era adatto e aveva il pieno avallo dal comandante PM che poi è lo stesso di oggi. Il secondo: era stato scelto in modo trasparente, con un bando di evidenza pubblica, non certo come è stato fatto ora al chiuso di qualche stanza.
Il terzo: il prezzo di acquisto era regolare e certificato mentre è la loro operazione (l’affitto da due privati) a essere sospetta e diseconomica, in quanto supera il costo dell’acquisto per gli anni di contratto. Quarto: i 40 mila euro per i bagni nella sede ex CNA li mise non il Comune, ma la CNA, erano i costi di adeguamento dei locali che si erano accollati, ma questi soldi, adesso il Comune, portato in Tribunale, corre perfino il rischio di doverli restituire per risarcimento danni e con gli interessi!
Siamo davanti a una manovra così sbagliata che meraviglia abbia l’avallo di dirigenti chiamati anche loro, nel caso, a rispondere in solido”.