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Prato, ancora un’estate senza piscina: nuotare in città è impossibile

di Alessandro Pattume
Prato, ancora un’estate senza piscina: nuotare in città è impossibile

Non si sa ancora quando aprirà la vasca da 25 metri in via Roma

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PRATO. Un’altra estate senza piscina e un futuro pieno d’incognite. La storia recente della piscina di via Roma è fatta di cantieri, palloni sradicati dal vento, ritardi, deroghe, polemiche e un’interdizione al pubblico che per la vasca da 50 metri potrebbe durare anni. Se a questo aggiungiamo che ancora nessuno sa dire se nei prossimi fine settimana aprirà almeno la vasca piccola, quella da 25 metri, il quadro è completo.

A oggi, per passare una giornata in piscina, bisogna cambiare città. L’ultima polemica risale alla fine di aprile, quando un servizio televisivo documentava lo stato dei cantieri della struttura di via Roma e scatenò le reazioni di tutte le parti politiche in corsa per le comunali. Adesso i lavori alle vasche dei piccoli sono terminati, ma mancherebbe ancora il collaudo, così come sono terminati i lavori di manutenzione al primo piano della struttura, mentre il cantiere della vasca riabilitativa è fermo da tempo e devono concludersi anche i lavori di manutenzione al piano terra. Il nodo centrale è da sempre però la vasca olimpionica da 50 metri e le tempistiche degli interventi necessari a renderla di nuovo fruibile al pubblico, dopo la chiusura dello scorso anno.

Ci vorrebbero dagli otto ai dodici mesi per rimettere in sesto il piano vasca: un periodo che costringerebbe però le società sportive che la stanno utilizzando in deroga a trovarsi un’altra sistemazione. E questa è un’eventualità di cui non vogliono nemmeno sentir parlare, perché quella di via Roma è l’unica in città con le caratteristiche adatte a pallanuoto e nuoto sincronizzato. Le assicurazioni arrivate da entrambi i candidati sindaco furono più o meno uguali. Una soluzione ponte, «un piano di manutenzione corposa che non faccia spostare nessuno e garantisca dignità ai nostri campioni e alle nostre campionesse», disse la futura sindaca Ilaria Bugetti. In attesa del nuovo stadio del nuoto di Iolo: una piscina coperta di 51 metri e mezzo di lunghezza e dieci corsie, con sala ginnastica, grandi tribune, spogliatoi, infermeria ed elevati standard di costruzione e di sostenibilità. Finanziato con 6,5 milioni da Pnrr, a cui il Comune ne aggiungerà più di nove, dovrà essere terminato entro il 2026, e diventerà il terzo impianto più grande della Toscana.

Nel frattempo la piscina di 50 metri di via Roma rimarrebbe utilizzabile solo dalle società sportive come successo finora. Una prospettiva che lascerebbe il peso del servizio al resto della cittadinanza solo alla vasca più piccola. Ma almeno per quest’anno, le certezze anche qui sembrano davvero poche. Dal Centro Giovanile di Formazione Sportiva (Cgfs), gestore della piscina di via Roma, non sanno infatti dire cosa succederà nelle prossime settimane. Starebbero ancora discutendo con il Comune se e come aprire la piscina corta anche nel fine settimana, garantendo i servizi necessari al pubblico (spogliatoi, bar) e una modalità di fruizione che non potrà essere differente da quella adottata nell’estate 2023.

La piscina corta, aperta finora al nuoto libero per poche ore al giorno durante la settimana, ha infatti un’agibilità di sole 150 persone e quindi l’ingresso all’impianto il sabato e la domenica dovrebbe per forza essere contingentato.

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