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Poggio alla Malva si mobilita. «Non chiudete la nostra materna»

L’interno della scuola dell’infanzia di Poggio alla Malva
L’interno della scuola dell’infanzia di Poggio alla Malva

I residenti hanno raccolto 185 firme. Il sindaco: «Decide lo Stato»

16 maggio 2024
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CARMIGNANO. I residenti di Poggio alla Malva, la frazione di Carmignano che si affaccia sull’Arno, hanno raccolto in un paio di giorni 185 firme per chiedere che non venga chiusa la scuola materna del paese. Lo hanno fatto dopo aver partecipato a un incontro, lo scorso 9 maggio, durante il quale il Comune ha illustrato le diverse ipotesi sul futuro della scuola, che ha bisogno di alcuni interventi di ristrutturazione.

C’è infatti il rischio che la scuola venga chiusa, obbligando i genitori a portare i bambini a Comeana. Già l’anno scorso era stato creato il comitato “Salviamo gli asili di Poggio alla Malva e Bacchereto”, un’altra frazione del comune, ed erano state raccolte centinaia di firme.

In una lettera inviata al sindaco Edoardo Prestanti e all’assessora alla Pubblica istruzione Maria Cristina Monni i residenti ribadiscono la convinzione che l’asilo rappresenti «un presidio pubblico fondamentale per la vita della frazione» e criticano l’idea di alcuni genitori di Comeana di spostare l’asilo nella frazione confinante.

«La decisione sulla apertura o chiusura di una scuola spetta allo Stato, che nel caso specifico provveditorato e dirigente scolastico hanno ritenuto possibile l’apertura della scuola dell’infanzia di Poggio alla Malva» spiega il sindaco Edoardo Prestanti in una nota sulla situazione della scuola dell’infanzia di Poggio alla Malva.

«Il Comune di Carmignano – continua Prestanti – continua la sua ferma volontà nel fare tutto il possibile per tenere aperta la scuola di Poggio alla Malva, come presidio di eccellenza didattica dislocata nelle frazioni collinari. Ovviamente nel limite delle competenze e indicazioni del provveditorato».

«Fin dall'inizio del nostro mandato abbiamo seguito con attenzione le vicende riguardanti i plessi scolastici a rischio chiusura di Poggio alla Malva e Bacchereto – sostengono i consiglieri di Fratelli d’Italia Federica Bini, Eleonora Torrini e Giovanni Sardi – Lo abbiamo fatto ascoltando la cittadinanza e le famiglie del nostro territorio, vigilando costantemente in consiglio comunale e nelle commissioni sulle iniziative che questa amministrazione ha intrapreso , analizzando tutti i dati che ci sono stati messi a disposizione. Arriviamo oggi ad un crocevia fondamentale dove anche la politica deve trovare il coraggio e il dovere di esprimersi sul futuro degli asili. Per questo chiediamo all'amministrazione di Carmignano ed al sindaco di mettere a disposizione dell'asilo di Poggio alla Malva tutte le risorse di bilancio disponibili e necessarie per superare le criticità emerse e di farlo in modo celere, partendo dal restauro di parte dell'edificio fino al servizio di trasporto scolastico messo a disposizione delle famiglie che non potrà più essere quello di AT , dando inoltre garanzie di sicurezza per i bambini e le bambine anche nei casi di assenza del personale scolastico».

«Riteniamo sconsiderato e privo di utilità – aggiungono i consiglieri – spendere diverse decine di migliaia di euro del bilancio pubblico per costruire una nuova aula nella scuola primaria di Comeana per trasferirvi i bambini di Poggio alla Malva. L'asilo di Poggio alla Malva presenta delle criticità, è vero, ma investendo subito può continuare ad essere un luogo di eccellenza in cui i bambini e le famiglie possano trovare garanzie di sicurezza, cura e formazione».

 

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