Auto elettriche, l’istituto Marconi di Prato prepara i nuovi meccanici “ibridi”
Cinque i macchinari a disposizione, oltre a una vettura elettrica da smontare e rimontare insieme al ponte per alzarla. E per i motori classici in arrivo un accordo di formazione con Ford Italia
PRATO. Dimenticate candele, filtri e olio lubrificante. D’ora in poi i ferri del mestiere si orienteranno su pezzi come accumulatore e batteria. Professione meccanico del futuro, quello che a partire da quest’anno si formerà nel laboratorio di manutenzione delle auto ibride ed elettriche dell’istituto Marconi.
Così i prossimi diplomati dell’indirizzo meccanica (mezzi di trasporto) avranno un’opportunità in più ma soprattutto avranno le giuste competenze per intercettare una fetta di mercato molto promettente: quello dei veicoli elettrici. Quello inaugurato ieri mattina al Marconi è il primo esempio di “officina” a uso didattico all’interno di una scuola in Toscana, fra i pochi in Italia: altre realtà simili si trovano a Torino e a Bologna.
Ma le novità non finiscono qui perché presto saliranno in cattedra gli esperti di Ford Italia per formare docenti e alunni sui motori classici: è in dirittura d’arrivo l’accordo fra l’istituto professionale di via Galcianese e questa grande automobilistica.
Intanto il laboratorio sui veicoli elettrici vede già al lavoro una classe quinta impegnata nella formazione iniziale: il tutto è frutto di un finanziamento Pon europeo (115mila euro) che il Marconi è stato bravo a intercettare per le sue esigenze formative. Cinque i macchinari a disposizione, oltre a una vera e propria vettura elettrica da smontare e rimontare insieme al ponte per alzarla. Come in una vera e propria officina. Massima cautela sull’uso delle batterie a litio. «I ragazzi stanno già frequentando il laboratorio – fa sapere il preside Paolo Cipriani – sotto la guida dei docenti e del responsabile, il professor Gabriele Fortugno, che stanno illustrando l’uso dei macchinari. Possono entrare cinque studenti per volta». Gli spazi attrezzati del laboratorio sono quelli a piano terra. «Un’occasione straordinaria che consentirà ai ragazzi della specializzazione meccanica di allargare lo sguardo al campo della mobilità del futuro sempre più orientata sul mercato dell’elettrico – sottolinea il presidente della Provincia Simone Calamai, presente all’inaugurazione insieme a una rappresentanza di Confartigianato Imprese Prato – Il Marconi si conferma come istituto all’avanguardia con i suoi progetti sull’ampliamento dell’attività didattica. Non a caso i dati che abbiamo sul tasso di occupazione dei diplomati provenienti da questo istituto sono molto positivi». Porte aperte anche all’industria per un collegamento più stretto fra mondo della formazione e quello delle imprese. A ottobre riprenderanno le visite aziendali delle classi terze e quarte grazie all’impegno di 25 imprese della metalmeccanica socie di Confindustria Toscana Nord raggruppate sotto il nome degli “Amici del Marconi”. «L’istituto dà dimostrazione di un atteggiamento di grande apertura verso il mondo industriale – sottolinea l’imprenditrice Sara Dell’Orco, che nell’ambito della sezione metalmeccanica di Confindustria Toscana Nord si occupa del tema education – Sono stati fatti passi avanti importanti per rendere i programmi dell’indirizzo “industria e artigianato” per il made in Italy più moderni e in linea con le esigenze delle imprese. In particolare ci sono buone prospettive di integrare le ore di laboratorio, oggi incentrate solo sulla meccanica, con l’elettrotecnica: competenze in questo ambito sono oggi imprescindibili».