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Il caso

Nuovo aeroporto di Peretola: «meno inquinamento con la pista convergente»

Nuovo aeroporto di Peretola: «meno inquinamento con la pista convergente»

Hanno partecipato il presidente dell’associazione In Pista e un pilota

24 novembre 2022
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PRATO. Il pilota istruttore Andrea Romagnoli e il presidente dell’associazione In Pista, Gualberto Carrara sono stati i protagonisti della serata dedicata al masterplan del nuovo aeroporto di Peretola in un ex chiesino di San Giovanni affollato di cittadini. Una serata illustrativa pienamente riuscita quella organizzata dal laboratorio politico Prato Riparte che per la prima volta ha permesso ai pratesi di avere notizie sulla nuova pista declinata convergente presente nel progetto di Toscana Aeroporti e di assistere a un video di un atterraggio simulato sulla eventuale nuova pista di 2200 metri presente nel progetto. Incalzati dal nostro giornalista Pasquale Petrella, i due ospiti hanno affrontato a 360 gradi tutti gli aspetti della nuova opera mettendo a confronto l’attuale situazione con quella che si prospetta con l’ampliamento. «Per chi vuole sottolineare l’aspetto dell’inquinamento atmosferico – ha detto il presidente dell’associazione In Pista, Carrara – Posso dire che con la nuova pista verranno eliminati i rullaggi che oggi tutti gli aerei in partenza da Firenze fanno, dovendo percorrere l’intera pista di 1650 metri prima di ripercorrerla per prendere velocità e decollare, così come una volta atterrati, devono ritornare indietro per portare i passeggeri vicino allo scalo. Con la nuova pista quel tragitto verrebbe del tutto annullato».

E per l’eliminazione del laghetto di Peretola, chiamato il laghetto dei fenicotteri, Gualberto Carrara, tiene da una parte a precisare che si tratta di un laghetto artificiale e dall’altra che è prevista come compensazione la realizzazione di un analogo laghetto nel comune di Bagno a Ripoli, dove i fenicotteri «uccelli migratori, potranno facilmente trovare e occupare».Sui timori del sorvolo del territorio pratese ha risposto invece il pilota Andrea Romagnoli. «In fase di decollo gli aerei seguiranno il tracciato dell’autostrada e quando arriveranno all’altezza di Cafaggio avranno già quota superiore ai 1000 metri – ha detto il pilota istruttore – Per quanto riguarda l’ atterraggio invece, alcuni centri abitati di Prato a sud dell’Autostrada A11 saranno sorvolati a quote tra i 450 e i 400 metri (la stessa quota oggi riscontrata a Lastra a Signa) e a Capalle, sempre in atterraggio, gli aerei sorvoleranno a quote ancora inferiori. Ma l’attuale disagio che hanno a Peretola, Brozzi e Quaracchi riguarderà solo un gruppo di case con meno di 12 abitanti».

Sempre martedì scorso si è tenuto il secondo dibattito pubblico organizzato da Toscana Aeroporti a Palazzo Affari a Firenze, con la partecipazione di 26 persone in presenza e 65 collegate da remoto.
 

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