Il Tirreno

Prato

Giustizia “fai da te”

Colpi di pistola a piombini contro il presunto rapinatore: denunciati due cinesi


	Un equipaggio della squadra mobile della polizia (archivio)
Un equipaggio della squadra mobile della polizia (archivio)

Volevano farsi giustizia da soli perché credevano di aver riconosciuto un nordafricano responsabile di uno scippo

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PRATO. Volevano farsi giustizia da soli, ma hanno rimediato una denuncia per tentate lesioni aggravate, detenzione e porto abusivo di armi ed esplosioni pericolose. E’ un episodio di giustizia “fai da te”, cui ha fatto cenno anche il questore Giuseppe Cannizzaro durante il Comitato per l’ordine pubblico di giovedì 4 agosto, quello su cui hanno indagato i poliziotti della squadra mobile. E a finire nei guai sono stati due cinesi di 24 e 37 anni.

Secondo quanto riferito dalla Questura, mercoledì notte un passante ha chiamato la polizia raccontando di aver visto nella zona di San Paolo un’auto con due persone a bordo che inseguiva un nordafricano in bicicletta. Dall’auto sarebbero partiti alcuni colpi di pistola.

Sul posto sono state inviate le volanti e i poliziotti della squadra mobile, ma è stato grazie alle telecamere di sorveglianza che si è riusciti a individuare il numero di targa dell’auto e così sono scattate le perquisizioni domiciliari, una delle quali ha dato esito positivo: nell’abitazione di uno dei due cinesi è stata trovata una replica a piombini di una Beretta 92FS, uguale a quelle in dotazione alla polizia. I due cinesi hanno ammesso di aver inseguito il nordafricano, senza peraltro raggiungerlo, perché hanno pensato che fosse lo stesso uomo che alcuni giorni prima aveva rapinato uno dei due orientali e volevano farsi giustizia.

Peraltro la presunta rapina ai danni del cinese non era stata denunciata, e questo è uno degli aspetti su cui si è concentrato anche il Comitato per l’ordine pubblico, rinnovando alla comunità cinese la raccomandazione, spesso ignorata, di denunciare scippi e rapine.

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