A tavola insieme: pranzo sociale per anziani soli
La storia di Luca che dorme in macchina da 6 anni, Giovanni pensionato da 300 euro. L'assessore Saccardi: «A Prato esperienza unica da esportare»
PRATO. Terza puntata di "C'è pasto per te". Che non è un programma televisivo ma un progetto sociale che ha portato all'apertura di 3 punti pranzo, in altrettanti circoli Arci della periferia di Prato, destinati alle persone sole e in situazioni di fragilità. Dopo quelli di Borgonuovo e Maliseti, avviati nei giorni scorsi, è stato inaugurato ieri il punto pranzo di Grignano, al circolo Cherubini. Qui, come negli altri due punti, chi è solo o in difficoltà può trovare un pasto caldo gratuito e, soprattutto, una tavolata di amici con cui parlare e, dopo pranzo, fare alcune attività.
«Io vivo solo e mi ha fatto piacere pranzare con altre persone oggi, ascoltare i loro problemi e parlare - racconta Raffaele Vita, 76 anni, pensionato, che rivela un po' di imbarazzo - Un po' mi dispiace, perché magari là fuori c'è qualcun altro che ha più bisogno di me». Una quindicina di persone si sono sedute a tavola oggi al circolo. Tra loro c'è anche Giovanni, che vive con meno di 300 euro al mese e lunedì aveva "inaugurato" il punto pranzo di Borgonuovo. Segno che l'iniziativa, partita un po' in sordina, sta crescendo.
«Il progetto interviene non solo sulla povertà - commenta l'assessore al Welfare della Regione Toscana Stefania Saccardi, in visita a Grignano - ma anche e soprattutto sulla solitudine e l'inserimento nella società dei soggetti che vivono ai margini. Ed è bello che lo abbiamo proposto i circoli Arci, luoghi di socialità importantissimi per il nostro territorio».
"C'è pasto per te", attivo per ora fino a luglio in via sperimentale, è finanziato per 20mila euro dalla Regione e 45mila dal Comune di Prato e promosso da Arci e Arci Solidarietà, in collaborazione con SlowFood, Insieme per la famiglia, Riciclidea, Conad, Emporio Caritas e Ctp. È il secondo progetto del genere in Toscana, dopo quello attivo a Firenze dal 2013, ma l'unico che offre un servizio per tutto l'arco della settimana: lunedì e martedì al circolo di Borgonuovo, mercoledì e giovedì al Martini di Maliseti, venerdì, sabato e domenica al Cherubini di Grignano.
«Quello di Prato è un modello che ci piacerebbe esportare anche in altre città toscane» spiega il presidente di Arci Toscana Gianluca Mengozzi. «Mi sono già segnato per tutti i giorni - racconta Luigi, 71 anni, ex manovale, con una situazione difficile - Dormo in macchina, da 6 anni - rivela - per me quindi avere un posto dove mangiare è ottimo. Mi hanno invitato i volontari che mi assistono la sera e sono venuto». Allo stesso tavolo ci sono Giancarlo e Maurizio Bindi e Pasquale Rossi, pensionati: «Noi diamo sempre una mano qui al circolo - dicono - e questa ci è sembrata un'occasione in più per stare insieme. E poi si mangia benissimo!». I tortelli ripieni di mortadella di Prato il piatto forte del menù di oggi.
«In città la solitudine c'è - commenta il sindaco Matteo Biffoni - Chi è in difficoltà, tramite i circoli entra in contatto con tutto un mondo». «Si crea una rete importante - aggiunge la consigliera regionale Ilaria Bugetti - che è vicina alle persone fragili, per recuperarle e attivare le periferie, mettendo insieme sociale e culturale». «L'obiettivo è cambiare la prospettiva della giornata di queste persone» spiegano Simonetta Bernardini e Elisa Barni, assistenti sociali referenti del progetto. Come rivela l'esperienza di Ivana Marangon, di Chiesanuova: «Ho portato qui mia mamma di 91 anni, perché è sempre sola in casa. Abbiamo fatto amicizia con tante persone: torneremo anche domani». --