Badante deruba due anziani di assegni e gioielli per 100.000 euro
Arrestata insieme al compagno che l'ha aiutata a incassare i titoli falsificati. Indagata anche la suocera sul cui conto è finita una parte del denaro
PRATO. Una badante italiana di 50 anni è stata arrestata dai carabinieri di Vaiano insieme al compagno di 46 anni, elettricista, (di entrambi gli investigatori non hanno reso noto il nome) con l'accusa di aver derubato due anziani che le erano stati affidati. Ingente il bottino che è stato recuperato che ammonta a circa 100.000 euro. Entrambi sono stati messi agli arresti domiciliari nella loro abitazione di Vaiano. A una terza persona, la suocera della badante, residente a Pistoia, è stato applicato l'obbligo di dimora. Gli indagati sono accusati di furto, truffa, falso e ricettazione. Le indagini dei carabinieri sono state coordinate dal sostituto procuratore Egidio Celano.
Il colonnello Marco Grandini ha spiegato che la badante si era fatta assumere sotto falso nome per rendere più difficile la sua identificazione una volta portato a compimento il furto. La donna arrestata si sarebbe appropriata di alcuni carnet di assegni, grazie ai quali avrebbe incassato circa centomila euro. Ad accorgersi degli ammanchi sono stati i familiari dei due anziani, una famiglia residente a Vaiano e una a Prato, che poi si sono rivolti ai carabinieri di Vaiano, che hanno condotto le indagini. Oltre agli assegni, la badante ha sottratto alcuni oggetti in oro, poi rivenduti in compro oro di Prato e Pistoia.
Quando l'indagata si è accorta che i carabinieri stavano facendo accertamenti su di lei si è affrettata a vendere gli ultimi gioielli che le erano rimasti. Alcuni degli assegni sono stati incassati dal compagno della donna.
Le indagini, ha spiegato il capitano Sara Pini, sono iniziate all'inizio del 2016 in seguito alla denuncia dei familiari dell'anziano residente a Prato, un uomo di 81 anni, facoltoso ex imprenditore tessile. I carabinieri hanno accertato che dal conto dell'anziano, fin dal 2014, erano stati fatti periodici prelievi di 5-6.000 euro. Le firme sugli assegni sono state falsificate sia dalla badante che dal compagno. Alcune somme sono state stornate sul conto della suocera. Decisiva è stata la collaborazione di un "compro oro" di Prato grazie al quale si è risaliti a vendite di gioielli risalenti a un paio di anni fa. La seconda famiglia vittima del furto è residente a Vaiano. In questo caso è stata ritrovata una spilla col nome e la data di nascita della figlia dell'anziana affidata alla badante. Nel caso di Vaiano non sono stati accertati furti di assegni.
Dagli accertamenti è emerso che la badante non era assunta con un regolare contratto. Questo le ha permesso di presentarsi con un nome falso. Nel caso di Vaiano, i primi sospetti sono caduti su una badante romena, che in quel periodo veniva anche lei utilizzata dai familiari dell'anziana. La badante italiana, è stato accertato, in certi casi ha sostituito i gioielli rubati con oggetti di bigiotteria. Ora i carabinieri stanno cercando di capire se altri anziani sono stati derubati o truffati, perché sono stati trovati elementi che potrebbero far pensare ad altri episodi. In particolare si stanno facendo accertamenti su altre due famiglie che hanno affidato i propri anziani alla badante italiana.