Il Tirreno

Momento storico

Papa Leone, la messa di inizio Pontifcato: il bacio a un bambino, le lacrime, l’abbraccio che rompe il protocollo e le parole su Gaza


	Papa Leone XIV
Papa Leone XIV

Presenti 150 delegazioni straniere, tra cui spiccano il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, il vicepresidente USA JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il premier francese François Bayrou e il cancelliere tedesco Friedrich Merz

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Una mattinata storica, quella di domenica 18 maggio, per la Chiesa: con la celebrazione della messa di intronizzazione, è ufficialmente cominciato il pontificato di Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, 267° Vescovo di Roma. Oltre 200mila fedeli si sono riversati in Piazza San Pietro e lungo via della Conciliazione sin dalle prime luci dell’alba.

Delegazioni internazionali e misure di sicurezza eccezionali

Presenti 150 delegazioni straniere, tra cui spiccano il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, il vicepresidente USA JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il premier francese François Bayrou e il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Imponente il dispositivo di sicurezza coordinato dal Questore di Roma Roberto Massucci, che ha fatto ricorso anche a droni silenziosi di nuova generazione per monitorare l’evento.

Un bagno di folla in papamobile scoperta

Prima dell’inizio della messa, Papa Leone XIV ha compiuto il suo primo giro in papamobile scoperta, tra sorrisi, benedizioni e un bacio a un bambino. Il gesto ha commosso i fedeli, molti dei quali erano in piazza dalle 6 del mattino.

I riti di inizio pontificato: il Pallio e l’Anello del Pescatore

Il momento centrale della cerimonia è stato il rito dell’inizio del ministero petrino: l’imposizione del Pallio da parte del cardinale Mario Zenari, la consegna dell’Anello del Pescatore da parte del cardinale Luis Antonio Tagle, e l’incensazione del sepolcro di San Pietro. Leone XIV è apparso commosso, più volte con lo sguardo al cielo mentre teneva in mano l’anello.

Omelia: “È l’ora dell’amore”

Durante l’omelia, Papa Leone XIV ha tracciato le linee guida del suo pontificato, invocando amore, unità e servizio. Ha citato due volte Sant’Agostino e ha esortato la Chiesa a «camminare insieme come fratelli». «Siamo tutti pietre vive, chiamati a costruire l’edificio di Dio nella comunione fraterna. È l’ora dell’amore!», ha detto Papa Leone, che poi ha richiamato il pensiero di Leone XIII e della Rerum Novarum, sottolineando: «Se l’amore prevalesse nel mondo, ogni dissidio cesserebbe e tornerebbe la pace».

Preghiere multilingue e presenza globale della Chiesa

Durante la celebrazione si sono alternate preghiere in portoghese, arabo, polacco, francese e cinese, in rappresentanza della dimensione universale della Chiesa. Rappresentanti delle confraternite, come quella di Sant'Antonio di Padova, hanno portato i doni all'altare in segno di comunione.

L'abbraccio col fratello: la rottura del protocollo

Momento emozionante al termine della cerimonia: Papa Leone XIV ha abbracciato il fratello Louis, rompendo il protocollo. Dopo aver salutato JD Vance e Marco Rubio, il Pontefice ha riconosciuto il fratello tra la folla delle delegazioni e si è lasciato andare a un abbraccio spontaneo e fraterno, salutando anche la cognata.

Regina Caeli: il Papa ricorda Gaza, Ucraina e Papa Francesco

Nel Regina Caeli, Leone XIV ha rivolto un forte appello alla pace: «A Gaza famiglie ridotte alla fame. In Ucraina – ha detto il Pontefice – si attende una pace duratura. Non dimentichiamo chi soffre a causa delle guerre». Ha anche ricordato il predecessore con parole cariche di commozione: «Durante la messa ho sentito forte la presenza spirituale di Papa Francesco, che dal cielo ci accompagna».

Santa Maria Maggiore: l’omaggio al Papa defunto

Mentre si celebrava la messa in San Pietro, migliaia di fedeli erano in coda a Santa Maria Maggiore, per pregare sulla tomba di Papa Francesco. Le testimonianze raccolte parlano di emozione, devozione e anche di speranza nel nuovo Pontefice. Al termine della celebrazione, Papa Leone XIV ha salutato i presenti con parole semplici ma potenti: «Sono stato scelto senza merito. Con timore e tremore, vengo a voi come fratello, servo della vostra fede e della vostra gioia». Un messaggio che ha ricevuto un lungo applauso dalla piazza. Così si è aperto un nuovo capitolo nella storia della Chiesa, sotto il segno dell’amore, del servizio e dell’unità.

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