Prato film festival, tutti i nomi dei vincitori
Il migliore cortometraggio per la sezionel Made in China è andato al film "Home away from Home" per la regia di Tianyao Ma
PRATO. È “Un posto sicuro”, di Francesco Ghiaccio, il migliore tra i sette film in concorso secondo la giuria del Prato Film Festival. La rassegna, che per tutta la settimana ha coinvolto la città con proiezioni al cinema Eden, incontri in sala e nelle piazze, si è conclusa nella serata di ieri, sabato 11 giugno, al cinema Terminale ed ha attribuito il riconoscimento più ambito al film d’esordio di Ghiaccio, pellicola impegnata che racconta attraverso la fiction il dramma della fabbrica di amianto Eternit a Casale Monferrato. Protagonista del film Marco D’Amore, il “Ciro l’immortale” della serie Gomorra, che nei giorni scorsi è stato accolto con calore in città dai numerosissimi fan. La giuria del Prato Film Festival, presieduta dal regista Neri Parenti e composta dal critico cinematografico Fabrizio Borghini, dal direttore della fotografia Blasco Giurato e dagli attori Giovanni Esposito e Ivano Marescotti, ha conferito poi il premio come migliore regia a Stefano Consiglio per “L’amore non perdona”, storia del sentimento contrastato tra Adriana e Mohamed, di origine francese e quasi sessantenne lei, arabo di 30 anni lui. Ad Ariane Ascaride, interprete femminile della pellicola, è andato il premio come migliore attrice protagonista. Il riconoscimento per migliore attore è andato invece a Gianmarco Tognazzi per il film “Il ministro”, che si è aggiudicato anche il premio per migliore sceneggiatura, firmata da Giorgio Amato.
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La giuria ha poi attribuito un premio speciale a Claudio Bigagli per il film di Federico Micali “L’Universale”, pellicola amarcord che racconta la storia del noto cinema fiorentino. Miglior attore e migliore attrice protagonista Giorgio Colangeli in “Un posto sicuro” e Anna Foglietta in “La prima volta (di mia figlia)” di Riccardo Rossi. Premiato anche il miglior cortometraggio “Made in China”: Home away from Home” con la regia di Tianyao Ma. Alla “notte degli Oscar” pratesi di ieri, condotta da Federico Berti e Giovanni Bogani, accompagnati dalla madrina Pamela Camassa, erano presenti anche il sindaco Matteo Biffoni, l’assessore allo Sviluppo economico Daniela Toccafondi e l’assessore alla Cultura Simone Mangani, oltre al direttore del festival Romeo Conte. Durante la serata è stato consegnato il premio alla carriera “Città di Prato” a Edoardo Nevola, attore, compositore e doppiatore che da bambino ha interpretato “Il ferroviere” di Pietro Germi e negli anni ’90 ha dato la voce a Willy Smith nel telefilm cult “Willy, il principe di Bel-Air”, e ad Aldo Puglisi, attore tra i più importanti della commedia all’italiana, interprete di pellicole di Steno, Mario Monicelli e Vittorio De Sica. La manifestazione si è conclusa con la proiezione di “Sedotta e Abbandonata” di Pietro Germi, a cui quest’anno il festival ha voluto rendere omaggio con una rassegna cinematografica e una mostra fotografica di scatti inediti dai set dei suoi film più famosi. Il “red carpet” pratese, dedicato sin dal suo esordio, cinque anni fa, agli sceneggiatori Piero De Bernardi e Leo Benvenuti, torna nel 2017, con l’edizione tributo a Nanni Loy.