Prato, installazioni architettoniche lungo la pista ciclabile del Bisenzio
Gli studenti australiani della Monash University protagonisti del progetto “Multiple enties” hanno utilizzato il materiale messo a disposizione dalle Beste di Cantagallo
PRATO. Dal fiume Yarra di Melbourne al Bisenzio per indagare, interpretare e riprodurre i legami tra il fiume e la città. E'il filo conduttore del progetto "Multiple entities", realizzato da 20 studenti australiani della Monash University temporaneamente in città, e che vede protagonista la pista ciclabile del lungo Bisenzio. Cinque opere architettoniche, tutte realizzate con materiale donato dall'azienda Beste di Cantagallo, sono state allestite nei giorni scorsi in altrettanti cinque punti chiave ben identificati e visibili alla cittadinanza.
Il gruppo di aspiranti architetti australiani ha presentato il progetto con un tour esplorativo delle installazioni. La prima tappa è alle Cascatelle. Un intreccio di stoffa arancione e ruote di bicicletta si snoda fino all'acqua per- come hanno spiegato gli studenti-dare il senso del movimento e stimolare la cittadinanza a riscoprire nuovi modi per attraversare il fiume.
Si prosegue alla Passerella, sotto il ponte ferroviario. L'invito è di introdursi in una rete di tessuto, dalla quale poter osservare il fiume da prospettive e angolazioni diverse per scoprirne sfumature sconosciute.
Il terzo punto è al Bastione. Qui una rete di tessuto scuro intrisa di palloncini colorati fa da cornice alle mura della città.
Si va avanti con la porta Mercatale, dove il tessuto, dipinto di vari colori con l'aiuto di volontari pratesi, è messo a disposizione di tutti per attaccare foto o messaggi .
E infine l'ultima interattiva tappa al ponte XX Settembre, dove la comunità è stata chiamata a interagire il 6 ottobre con la distribuzione di stralci di tessuto rosa per strada e nelle scuole, da aggiungere a quelli grigi già installati, come simbolo di crescita per la città.
Al tour, patrocinato dal comune , ha preso parte anche l'assessore con delega all'università Daniela Toccafondi , che ha sottolineato l'importanza del rapporto tra le aziende del territorio che hanno messo a disposizione il materiale, e i giovani allievi del centro Monash.
Daniela Toccafondi: "Più dialogo tra università e impresa"
«Un progetto che permette di capire come gli studenti stranieri percepiscono Prato -spiega il docente di architettura della Monash Justin Mallia- e che offre l'opportunità ai pratesi di fruire del lungo Bisenzio in maniera differente, volgendo lo sguardo oltre i confini della pista ciclabile».
Justin Mallia: "Fruibile per tutti l'arte sul Bisenzio"
Le installazioni rimarranno visibili per diversii giorni da stabilire in accordo con l'amministrazione comunale. Al progetto hanno contribuito anche l'assessorato alla cultura di Simone Mangani e quello all'urbanistica di Valerio Barberis.