Un consigliere comunale cinese per Campi Bisenzio
Angelo Hu, 20 anni, entra in consiglio. Eletto in quota Sel ora fa parte dei Giovani democratici. “Sono emozionato. Mi occuperà di cultura e integrazione”
PRATO. Angelo Hu, 20 anni, cinese di seconda generazione, entra in consiglio comunale a Campi Bisenzio. Un anno fa Angelo Hu si era iscritto al partito Sinistra Ecologia Libertà, dopo aver scelto la cittadinanza italiana.
Nel maggio dello stesso anno, da indipendente ha vissuto in prima fila le elezioni comunali con Sel nella lista elettorale a favore della candidatura di Emiliano Fossi. Con la vittoria di Fossi, due candidati della lista Sel sono entrati in giunta comunale, Angelo Hu terzo classificato e primo escluso. «Le ultime giornate sono state molto travagliate - scrive Hu sul suo profilo Facebook - ma una cosa vorrei dire senza che gli altri parlino a nome mio, in questo ultimo anno ho lavorato con i giovani democratici dove mi sono trovato molto bene con ragazzi che, come me, nutrono grande passione per la politica. Per le primarie dell'autunno scorso mi sono tesserato con il Pd per votare convinto Civati, sperando in un Pd migliore. A gennaio come molti altri non ho rinnovato la tessera, vedendo sfatato quel sogno».
«Con Sel la scorsa primavera - aggiunge Angelo Hu - mi sono candidato da indipendente, il rapporto è stato ottimo fino al giorno delle elezioni, poi per un anno le relazioni si sono interrotte fino ai fatti ormai noti. Fermo restando che prima del 10 aprile non riceverò la surroga dal consiglio comunale, fino a quella data mi ritengo libero di scegliere con coscienza e ponderazione, su come lavorare nei prossimi quattro anni in maggioranza o in opposizione. Probabilmente molti mi chiederanno spiegazioni per la mia scelta, la mia risposta è che io rispondo alla mia coscienza e agli amici ed elettori che la scorsa primavera mi votarono, non perché candidato a Sel, ma perché Hu Angelo».
Dalle elezioni comunali a oggi cosa è successo?
“In questi mesi, politicamente ho fatto altri lavori assieme ai Giovani Democratici.Nel frattempo all'interno del Comune sono emersi delle problematiche e il sindaco Fossi ha deciso di fare un rimpasto della giunta comunale".
Come mai questo rimpasto all'interno della giunta?
"Il sindaco ha ritenuto che, a causa della scarsa disponibilità di tempo dell'assessore Bartoloni e Marini, sia stato necessario un rimpasto di giunta".
Con i giovani democratici di cosa vi siete occupati nello specifico?
"Abbiamo organizzato eventi di promozione politica. Per le primarie, dove io personalmente mi sono schierato per Civati.Ma anche tematiche come l'immigrazione, e la lotta controle slot machine e i giochi d'azzardo".
Come mai contro le slot machine?
"Perché in questo momento di forte crisi, giovani e adulti si rivolgono sempre di più verso questa scappatoia, ma purtroppo il gioco d'azzardo non è una soluzione e le slot in questi anni, hanno distrutto famiglie e vite, con persone costrette ad indebitarsi, non solo contro le slot, ma contro il gioco d'azzardo in genere. Così attraverso l'associazione "Wake up Campi Bisenzio" abbiamo organizzato assieme a degli esperti un confronto sulle slot machine”.
Come si sente con questo nuovo incarico in consiglio?
"Sono molto emozionato, perché l'anno scorso mi sono candidato per dare un segnale che anche politicamente, la comunità cinese c'è, non pensando di essere eletto. Riguardandomi alle spalle, dall'inizio del mio ingresso in politica di due anni fa ad oggi, penso che questo sia un'esperienza importante per me, uno step successivo dopo aver fatto gavetta che mi rende molto soddisfatto, ora penso a questi quattro anni di Consigliatura".
Quale compito le verrà assegnato?
"Personalmente la commissione cultura e integrazione sono i due ambiti che mi legano di più alla politica".
Cosa pensa di fare in questi quattro anni?
"Vorrei portare avanti le mie idee, su integrazione, politiche giovanili e dialogo, intercultura, portando anche la voce di coloro che sono esclusi dalla vita politica o che non nutrono interesse per essa come i giovani, ma anche la voce di coloro che non possono votare, come i cittadini extracomunitari".