Il Tirreno

Prato

Milone risponde a Luna Chen: “Confonde il problema sicurezza con la lotta all’illegalità”

Milone risponde a Luna Chen: “Confonde il problema sicurezza con la lotta all’illegalità”

L’assessore rinnova l’appello ai cittadini cinesi, «presi di mira da un gruppo di delinquenti», a non portare con sè somme ingenti di denaro

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PRATO. Rassegnarsi agli scippi. Alle rapine. Forse anche ai furti nelle case o ai borseggi sui bus. E forse, ci spingiamo oltre, anche ai taccheggi nei supermercati. Rassegnarsi perché non è possibile militarizzare un’intera città, strada per strada, per garantire a tutti i cittadini, italiani e no, quella sicurezza che, oggettivamente, non si è in grado di assicurare (ma certo non solo a Prato), ovunque e 24 ore su 24. E’ questa, in parte, la risposta che lassessore alla Sicurezza Aldo Milone invia all’avvocato Luna Chen che, intervistata dal Tirreno, aveva sollevato il problema della Prato insicura. Per i cinesi, ma non solo per loro. L’assessore Milone a Luna Chen spiega la distinzione fra illegalità e sicurezza e rinnova l’invito, già manifestato pubblicamente più volte in passato, ai cittadini di cinesi di non circolare con somme ingenti di denaro. Dimenticando forse di aggiungere di non portarsi dietro nemmeno borsette, telefoni cellulari, catenine, braccialetti.

Ecco la risposta dell’assessore Milone. « Dopo aver letto le dichiarazioni dell’avvocato Luna Chen, non potevo esimermi dal rispondere anche perché l’avvocato Chen credo che abbia confuso il problema sicurezza con la lotta all’illegalità. Due settori completamente diversi. L’avv. Chen credo, inoltre, che voglia in qualche modo distogliere l’attenzione delle Forze di Polizia dal fenomeno dell’illegalità. La sicurezza non riguarda solo la comunità cinese che, purtroppo, è stata presa di mira da un gruppo di delinquenti che riescono sempre a cavarsela grazie alle nostre leggi che sembrano più tutelare chi delinque, ma tocca tutta la comunità pratese. L’avv. Chen dovrebbe ben conoscere, vista la sua professione, i meccanismi della nostra giustizia.

Inoltre questo fenomeno degli scippi difficilmente si riesce a prevenire perché bisognerebbe avere un numero tali di agenti delle Forze di Polizia che nessuna città d’Italia si può permettere. Se poi andiamo ad analizzare le modalità di questi reati che avvengono ai danni dei cittadini cinesi, come in altre occasioni ha fatto presente lo stesso Questore richiamando l’inopportunità di andare in giro con determinate somme di denaro, ci rendiamo conto che spesso i cittadini orientali sono soliti viaggiare con una certa liquidità che attira gli scippatori.

Credo che sia, in questo periodo, inopportuno camminare con cifre che, forse nessun cittadino pratese è in grado di permettersi. Invito pertanto l’avv. Luna Chen a non confondere le due situazioni e a farsi promotrice presso la sua comunità affinchè assuma un comportamento più “prudente”. E sempre all’avvocato Chen chiedo che cosa pensa e come definisce il comportamento dei suoi connazionali che violano i sigili e rubano i macchinari posti sotto sequestro nelle aziende dove sono state riscontrate violazioni di vario genere.

Inoltre, e concludo, voglio rassicurare l’avv. Chen che la lotta all’illegalità non porta assolutamente a distogliere agenti delle Forze di Polizia dal controllo del territorio, come viene dimostrato dai continui controlli in questi ultimi mesi».

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