Sos dal tribunale di Prato: quasi impossibile trovare un interprete che comprenda il dialetto del Fujian
Il presidente Nicotra: «Ora ne abbiamo uno ma è disponibile solo il sabato»
Trovare un interprete cinese, è difficile, trovarne uno che parli e comprenda il dialetto del Fujian è quasi impossibile.
Problema non da poco per la Procura e il Tribunale, perché i cinesi originari del Fujian, la provincia a sud dello Zhejiang, quella di tradizionale emigrazione verso l’Italia, da anni sono in crescita e ora cominciano ad approdare nelle aule di giustizia per i reati che hanno commesso (un esempio vistoso è il duplice omicidio di via Strozzi, giugno 2010, attribuito a cinesi provenienti dal Fujian). Ma, come detto, trovare un interprete affidabile è molto difficile. Non solo per la scarsità di soggetti qualificati, ma anche per le pressioni a cui gli interpreti sono sottoposti.
«E’ una comunità molto omertosa - commenta il giudice Ettore Nicotra, presidente della sezione penale -e capita che gli interpreti abbiano paura di eventuali ritorsioni».
Chi si presta a tradurre le deposizioni, sia in fase di indagini preliminari che durante il processo, si espone dunque al rischio di essere individuato e potenzialmente minacciato da chi ha interesse a non far sapere alla giustizia italiana che cosa è avvenuto nella comunità cinese.
«Per due mesi abbiamo avuto questo problema - racconta il giudice Nicotra - e ora finalmente siamo riusciti a trovare un interprete, che però è disponibile solo di sabato. Per questo, con la collaborazione degli avvocati, abbiamo fissato le udienze in quel giorno».
Sembra che a Firenze l’interprete del Fujian sia stato protetto da un paravento, come nei processi di mafia, ma a Prato non c’è l’intenzione di imitare l’esempio. Dunque bisognerà garantire la sicurezza degli interpreti in altra maniera. Altrimenti non sarà possibile celebrare i processi con la garanzia di avere una traduzione precisa.
Il problema con le traduzioni dal cinese non nasce ora. Già in passato più volte giudici e avvocati hanno avuto difficoltà nell’istruire procedimenti nei quali testimoni chiave o imputati non riuscivano a farsi capire. I tempi del processo inevitabilmente si allungano, ma questo sarebbe il male minore. La macchina della giustizia ha bisogno di traduzioni certe e chissà, potrebbe essere un’idea per qualche giovane italiano in cerca di lavoro.