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Roberto Fiorentini, da Cascina alla "stella di bronzo" alla carriera: «I miei Pulcini sono il gol più bello»

di Sabrina Chiellini
Roberto Fiorentini, da Cascina alla "stella di bronzo" alla carriera: «I miei Pulcini sono il gol più bello»

Al dirigente della Misericordia l’importante onorificenza del Coni: «Ringrazio chi ha pensato a me per il “Pulcino d’argento” e le altre manifestazioni»

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Cascina Una vita per lo sport e i suoi valori. Roberto Fiorentini è uno dei padri della Polisportiva Pulcini della Misericordia di Cascina che nel 2019 ha compiuto 50 anni di storia. Da sempre impegnato con le squadre di calcio giovanili e nel sociale. Instancabile organizzatore, prima insieme al fratello Fabio scomparso nove anni fa, e poi con lo staff della polisportiva, sia del premio Pulcini d’argento che del Trofeo Martinelli, a cui si sono aggiunti nel corso degli anni i Trofei intitolati a Giovanni D’Angelo e al fratello Fabio Fiorentini già presidente della delegazione provinciale di Pisa e poi consigliere Regionale Figc come rappresentante provinciale di Pisa.

Un impegno costante, quello di Roberto Fiorentini, 74 anni, che scandisce tutta la sua vita. Impossibile mettere in fila le pagine di un lungo album di ricordi, aneddoti e personaggi incontrati a Cascina e sui campi di calcio. Ora il Coni gli ha conferito un’importante onorificenza, la Stella di Bronzo al merito sportivo per l’anno 2022 come “riconoscimento delle benemerenze acquisite” nella sua attività dirigenziale, si legge nella lettera a firma di Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. «All’inizio avevo pensato di non rendere pubblica la notizia e di aspettare la consegna – dice Fiorentini – poi mio nipote mi ha convinto a parlarne. Ovviamente ne sono molto orgoglioso, ringrazio il Coni e chi ha pensato a me e al premio del Pulcino d’argento». Con una lettera del 17 gennaio Fiorentini è stato informato dell’onorificenza dal presidente del Coni. «Oltre che ad attestare le tue capacità e i risultati conseguiti in tale attività, il Coni desidera anche esprimerti profonda riconoscenza per la generosa collaborazione e l’impegno dedicati allo sport in tanti anni di servizio». «Dopo che è morto mio fratello Fabio – racconta Fiorentini – la polisportiva ha lasciato il calcio, i ragazzini seguono le attività dell’Atletico Cascina, con loro abbiamo una bella collaborazione. Abbiamo la danza, il tennis tavolo. Mi sono lasciato l’impegno di organizzare il premio Pulcino d’argento, quest’anno alla 49esima edizione, che si svolge a settembre. E il trofeo Martinelli che ci sarà a maggio, dal 24 al 26 maggio, siamo già a 39 edizioni. Cerco sempre di coinvolgere i giovani anche se il mondo del calcio è cambiato, è sempre più difficile trovare persone che si impegnano anche come forma di volontariato. E i genitori sono sempre più difficili da gestire. Il primo anno mi venne in mente di organizzare un gemellaggio con una squadra della Jugoslavia. Poi, grazie anche ai preziosi consigli dell’ex arbitro Giancarlo Redini, allora arbitrava in serie A, cominciai a organizzare il Memorial Martinelli. Quest’anno si sfideranno le formazioni dei Giovanissimi B (nati nel 2010) del Pisa, del Pontedera, Bologna, Carrarese, Tau, Atletico Cascina, Calci e Torino. Così come per il premio del Pulcino d’argento a cui era legato anche il Fischietto d’argento, per l’arbitro debuttante in serie A, una mano ce la dette Paolo Bergamo, premiato nel 1976».

Andiamo indietro nel tempo. Il premio Pulcino debuttò nel 1975, ma per problemi organizzativi non venne consegnato. L’anno dopo, infatti, venne scelto Beppe Chiappella, allenatore dell’Inter. «È stato il primo di un lungo elenco di noti personaggi legati al mondo del calcio – ricorda Fiorentini – altre ne sono arrivati da ogni parte d’Italia per ricevere questo trofeo. Spero di arrivare alle 50 edizioni». L’aneddoto più curioso? «È legato al giornalista Gian Maria Gazzaniga – aggiunge – Venne a Cascina a ritirare il premio “La penna d’argento” e ci chiese un bel rimborso spese. In sette o otto tirammo fuori la cifra, ma non eravamo preparati. Poi, salito sul palco, cominciò a parlare di politica, in polemica con la sinistra, non fu facile da gestire». Nel 1989 i Pulcini crearono il premio “Penna d’argento” per i giornalisti sportivi. Il primo anno il premio viene assegnato a Vinicio Saltini, giornalista de “Il Tirreno”. «Tanti ricordi – conclude Fiorentini – oggi è tutto più difficile. Organizzare un evento richiede tanto impegno, tra una richiesta burocratica e l’altra»l


 

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