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Calcio: Serie C

Pontedera ko col Cesena. Canzi è una furia: «Svegliamoci o sarà l’inferno»

di Tommaso Silvi

	Max Canzi, allenatore del Pontedera (Foto di Franco Silvi)
Max Canzi, allenatore del Pontedera (Foto di Franco Silvi)

Lo sfogo del tecnico granata in sala stampa al termine della partita. «Non abbiamo ancora capito che certi atteggiamenti non possiamo permetterceli. Abbiamo grandi potenzialità, ma serve una sveglia»

15 settembre 2023
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PONTEDERA. Dall’ottobre del 2022, quando si è seduto sulla panchina del Pontedera in seguito all’esonero di Pasquale Catalano, portando i granata dalla zona retrocessione al sesto posto e miglior piazzamento in Serie C nella storia del club, non si era mai visto così. Max Canzi si è presentato in sala stampa - al termine della partita persa 3-1 al Mannucci dal Pontedera contro il Cesena, nella serata di venerdì 15 settembre - con il sangue agli occhi. E non le ha mandate certo a dire. A far infuriare il tecnico del Pontedera è l’atteggiamento della sua squadra, che dopo essere andata in svantaggio al 10’ del primo tempo era riuscita a pareggiare poco prima della metà della ripresa. Successivamente, però, i granata si sono fatti ingolosire dall’idea di poter fare bottino pieno, alzando notevolmente il baricentro e prestando quindi il fianco alle ripartenze del Cesena, che ha trovato il 2-1 all’80 e il 3-1 nell’ultimo secondo della partita. Si tratta della seconda sconfitta consecutiva del Pontedera nelle prime tre gare del girone B di Serie C.

 

«Dobbiamo crescere – ha detto Canzi – e dobbiamo farlo alla svelta, altrimenti ci aspetta una stagione d’inferno. E io non voglio una stagione d’inferno. Questa era una partita che non dovevamo perdere, e siamo riusciti a perderla perché ci abbiamo messo del nostro. Per la seconda volta prendiamo gol in contropiede, non va bene».

Canzi ha quindi concluso lo sfogo così: «Siamo una squadra dalle grandi potenzialità, ma dobbiamo svegliarci. Non abbiamo ancora capito che siamo il Pontedera e certi atteggiamenti non possiamo permetterceli». 

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