Pontedera, ristorante trasloca al mare e lascia un cartello per i ladri
La reazione del titolare del GoodBao ai recenti furti: «Non trovate nulla dentro, evitate di fare danni, siate civili»
PONTEDERA. Il post scriptum non lascia spazio ai dubbi e all’immaginazione. «Per i ladri: non ci trovate nulla dentro, evitate di fare danni e fate le persone civili».
L’avviso, nero su bianco, è comparso su un grande cartello affisso all’esterno del ristorante GoodBao in via XX Settembre, in centro città. Il messaggio l’ha scritto il giovane proprietario Riccardo Restivo che, in vista del periodo estivo, non solo informa i clienti che l’attività è spostata sul litorale pisano ma sollecita i malintenzionati a cambiare abitudini. E il riferimento, seppur con toni ironici e divertenti ma senza alcuna velata allusione, è al colpo tentato un mese fa. A quella notte di furti, vandalismi e spaccate, nel cuore di Pontedera, successo a luglio, con diversi esercizi commerciali, fra cui il locale dalle specialità italiane in chiave orientale, danneggiati nel giro di poche ore e con altrettante auto parcheggiate lì vicino devastate.
«Ho scelto di appendere un cartello fuori al ristorante per fare chiarezza. Pontedera d’estate un po’si svuota e abbiamo deciso di trasferirci al mare. Mi sono voluto però rivolgere anche ai ladri. L’ultima volta, ma ci sono stati altri episodi – racconta Restivo – hanno rotto la vetrata d’ingresso e un infisso. Alla fine hanno portato via solo una Coca cola zero ma ci siamo dovuti sobbarcare i costi di riparazione. La città non è più come prima. Si respira insicurezza. Peccato, perché il lavoro non manca. Ma vivo perennemente in ansia che possa accadere un nuovo raid».
Così intanto GoodBao si è spostato a Marina di Pisa. «Belli, don’t worry. Riapriamo a settembre – recita il manifesto – ma per il resto della stagione ci trovate al Sunset cafè, in via Litoranea. Del resto, chi ce lo fa fare di stare a Pontedera». Un trasloco temporaneo motivato insomma dalla minor affluenza registrata in città a luglio e agosto ma soprattutto dalla voglia di lavorare con serenità. Tanto che l’idea di cambiare sede o località non riguarda solo la pausa estiva. «Abbiamo aperto il ristorante – spiega il titolare – a gennaio del 2022 e siamo soddisfatti dei risultati raggiunti e del riscontro positivo che i clienti ci dimostrano. Ma da un po’di tempo stiamo pensando di trovare un nuovo posto. All’inizio ci eravamo interessati anche agli spazi del NewYorkino in piazza Curtatone e Montanara. Avevamo in mente diverse ipotesi da sviluppare ma dopo quattro mesi di accordi e confronti la trattativa è sfumata. Stiamo pensando allora di trasferirci proprio in un’altra città. Mi dispiace perché vivo a Pontedera ma ho 27 anni e sono stufo di lavorare in queste condizioni di incertezza». E non solo. Perché a incrementare questo senso di smarrimento c’è anche la delusione di non trovare un’adeguata disponibilità per le iniziative proposte e dedicate ad animare la città. «In collaborazione con altri esercizi pubblici del centro storico – conclude – avevamo chiesto di organizzare una cena conviviale che abbracciasse corso Matteotti, dal bar L’Angolo al Beat, con musica, due punti brace, in piazza Cavour e in piazza Curtatone e prodotti dei negozi pontederesi. Avevamo anche stilato un piano per la sicurezza ma l’idea non è stata accolta dal Comune che non ci ha consentito di metterla in pratica.
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