Pontedera, no al fast food nella zona dei cimiteri: ricorsi al Tar e polemiche
Le ruspe sono già al lavoro. Chiesta la sospensiva, si apre la strada delle carte bollate
PONTEDERA. Si profila il rischio concreto che la costruzione del centro commerciale con annesso ristorante, vicino ai cimiteri e al polo scolastico “Dino Carlesi”, si trasformi in un altro caso destinato a rimbalzare per anni da un tribunale all’altro. Un altro caso come quello che riguarda la villetta costruita da un privato al confine tra Pontedera e Ponsacco il cui iter autorizzativo da otto anni si trascina tra Tar e Consiglio di Stato. Mentre alcuni cittadini hanno impugnato davanti al tribunale amministrativo della Toscana il progetto che riguarda il fast food e un centro commerciale, il Comune di Pontedera ha rilasciato le concessioni edilizie e i lavori sono iniziati.
A questo punto i legali dei cittadini, che contestano il mancato rispetto delle distanze tra i cimiteri (comunale e della Misericordia) e il nuovo insediamento – a due passi dalla nuova Coop – hanno presentato la richiesta di sospensiva al rilascio dei permessi a costruire. Sarà battaglia legale, intanto però il cantiere è partito. Il Comune è andato avanti per la sia strada anche se la Regione Toscana aveva già evidenziato una serie di punti critici per l’incremento di traffico indotto e di conseguente inquinamento acustico e atmosferico che si verrà a creare con possibili danni per i residenti.
Il comitato tecnico dell’Unione Valdera ha invece escluso la Valutazione ambientale strategica e il consiglio comunale di Pontedera ha approvato la variante al regolamento urbanistico sottraendola dal nuovo piano operativo comunale contro il parere della Regione Toscana, con il solo voto contrario della lista civica Presidio Civico. La stessa Unicoop Firenze ha espresso una seri di dubbi, a cominciare dalla presunta violazione della fascia di rispetto cimiteriale. Aspetto questo messo in evidenza dai cittadini che si sono rivolti al Tar, sperando di fermare il cantiere. La normativa del resto ha introdotto il divieto di costruire edifici o di ampliare quelli esistenti entro una distanza di 200 metri dai cimiteri. Nonostante le osservazioni, fa notare l’ex consigliere comunale, avvocato Alberto Andreoli, il consiglio comunale del 29 novembre scorso a maggioranza ha dato l’ok al progetto. In seguito a nulla sono servite le richieste della consigliera Denise Ciampi (Sinistra Italiana) che di Fratelli d’Italia, che segue da vicino anche alcuni dei ricorrenti al Tar. L’obiettivo era quello di convincere il Comune ad annullare in autotutela la delibera consiliare, in quanto «contraria a norme di legge che possono esporre il Comune di Pontedera e i responsabili degli atti amministrativi ad azioni giudiziarie». Niente da fare: per la giunta di Matteo Franconi è tutto ok. Saranno le carte bollate e i giudici a dirimere la questione e a decidere su eventuali danni.
La delibera di consiglio per prima cosa è infatti stata impugnata davanti al Tar della Toscana. In attesa del giudizio di merito gli uffici comunali hanno rilasciato i permessi a costruire.
Ruspe al lavoro, come gli avvocati che preparano le carte. Il Comune di Pontedera e la società che realizza l’intervento si sono costituite in giudizio. Ed è solo l’inizio.
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