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Botte fra adulti alla partita di Under 17 di Coppa Toscana: cosa è successo


	(foto di repertorio)



	 
(foto di repertorio)  

Interrotta la finale a Firenze, il presidente della Lega nazionale dilettanti: «Profonda amarezza per gli intollerabili episodi»

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CASCIANA TERME LARI. Nuova rissa fra adulti durante una manifestazione sportiva fra ragazzi, dopo le minacce e le offese fra genitori durante un torneo di baby calciatori di 8 anni a Castelfranco. Ma questa volta si è passati alle vie di fatto, con botte da orbi a più riprese mentre si disputava la finale di Coppa Toscana Under 17 di calcio fra Pontassieve e Fratres Perignano a Firenze.

La ricostruzione dei fatti racconta di un’offesa detta dall’allenatore della squadra fiorentina a un giocatore avversario che stava entrando in campo. Da qui è nata l’espulsione del tecnico, il battibecco tra il dirigente accompagnatore del Fratres e quello del Pontassieve che poi hanno cominciato a picchiarsi. Divisi, l’allenatore è tornato sul rettangolo di gioco e ha colpito il dirigente del Perignano.

L’arbitro, col risultato di 3-1 per i pisani, ha fermato l’incontro a poco meno dieci minuti dalla fine. Ma negli spogliatoi è stato colpito, sembra dallo stesso allenatore, un dirigente dell’Antella, presente per la finale juniores in programma successivamente, scambiandolo per uno del Perignano. Il Pontassieve ha subito preso le distanze «dai comportamenti violenti e antisportivi tenuti da alcuni propri tesserati e resta in attesa degli sviluppi delle indagini in corso che stabiliranno le reali responsabilità personali di ciascuno. Certi comportamenti niente hanno a che vedere con il calcio e lo sport e sono ben distanti dalle condotte morali ed educative, che fin dai più piccoli, caratterizzano l’attività e la storia della stessa società sportiva».

La società «esprime il più profondo rammarico verso gli intervenuti e tutti i presenti che hanno assistito a questo spettacolo indegno, verso il Comitato regionale toscano, le società Fratres Perignano e Antella, la terna arbitrale e soprattutto verso i ragazzi in campo, cui è stato dato un esempio veramente ignobile e che non meritavano di vedersi rovinare quel momento che doveva essere di festa e di coronamento per un’intera stagione sportiva».

«Comportamento estremamente onesto da parte del Pontassieve – ha detto il direttore sportivo dei Fratres Perignano, Fabrizio Impeduglia – perché situazioni del genere sono davvero ignobili, soprattutto perché messe in pratica di fronte a ragazzi che, invece, sono stati eccezionali».

Intervenuto anche il presidente della Lega nazionale dilettanti, Paolo Mangini, che «esprime la più profonda amarezza per gli intollerabili episodi accaduti durante la finale della Coppa Toscana provinciale. L’amarezza è ancora maggiore poiché i protagonisti degli eventi sono stati degli adulti che, stante il loro ruolo di dirigente di squadra di settore giovanile, avrebbero dovuto prioritariamente interpretare la funzione di educatori. Ciò che è accaduto è inaccettabile ma non fermerà il percorso intrapreso da tanti anni per prevenire gli episodi di violenza sui campi da gioco. Un percorso che continuerà con ancora maggior forza e che non sarà certo fermato da un episodio del genere».

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