San Miniato, annullati i lavori per il nuovo asilo: in fumo 1,4 milioni di fondi Pnrr
Niente accordo tra il Comune di San Miniato e la ditta appaltatrice
SAN MINIATO. Brutta notizia per l’amministrazione comunale di San Miniato. Il milione e 400mila euro ottenuto dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per la realizzazione del nuovo nido d’infanzia Pinocchio a San Miniato Basso svaniscono per il mancato accordo con la ditta appaltatrice.
«La gara d’appalto integrato con la quale erano stati aggiudicati i lavori di realizzazione del nuovo nido d’infanzia Pinocchio a San Miniato Basso si è conclusa con la risoluzione del contratto e un nulla di fatto che adesso apre a nuovi scenari – spiegano dall’amministrazione comunale –. Tramontata la fattibilità di una nuova struttura, l’amministrazione adesso è orientata verso un ampliamento con ristrutturazione dell’edificio esistente, conservando comunque i 15 posti in più che erano previsti dal progetto originario».
«Purtroppo non è stato possibile raggiungere un accordo con la ditta che si era aggiudicata l’appalto, l’unica che aveva partecipato alla gara e che aveva addirittura proposto di eseguire i lavori in due stralci, in modo da garantire la continuità dei servizi educativi dell’esistente nido Pinocchio, soluzione che gli aveva permesso di ottenere anche punteggio più alto – spiegano il sindaco di San Miniato, Simone Giglioli e l’assessore ai lavori pubblici, Marco Greco –. In fase di gara, trattandosi di un appalto integrato, è la ditta stessa che ha presentato il progetto esecutivo per poter procedere con i lavori. Tuttavia, dopo la firma del contratto, l’impresa non ha consegnato una programmazione esecutiva dettagliata dei lavori, né dato avvio agli interventi, chiedendo una variante progettuale per poter attuare l’intervento per fasi».
A questo, fanno sapere ancora dal Comune di San Miniato, sono seguiti incontri tra la ditta e il direttore dei lavori che hanno coinvolto anche l’ufficio legale del Comune, nel tentativo di raggiungere un accordo, in modo da poter dare l’avvio ai lavori, garantendo comunque lo svolgimento delle attività per l’anno educativo 2025-2026, grazie all’utilizzo di moduli temporanei dove poter alloggiare i bambini e le bambine affinché proseguissero le attività educative. »Abbiamo tentato varie strade per cercare di trovare un accordo che ci consentisse di non perdere il finanziamento Pnrr da 1,4 milioni di euro che questo progetto portava con sé, ma non ci sono state le condizioni e, nostro malgrado, abbiamo dovuto procedere con la risoluzione del contratto. Come amministrazione comunale, avevamo stanziato 750mila euro di risorse proprie, per cofinanziare la realizzazione delle opere, soldi che sono ancora disponibili e possono essere investiti, optando per un piano alternativo che prevede un ampliamento con ristrutturazione dell’edificio esistente», aggiungono i due amministratori.
Secondo Giglioli e Greco, «l’obiettivo di riqualificare questa struttura e di arrivare ad avere 15 posti in più, rimane ed è assolutamente prioritario per la nostra amministrazione, tant’è vero che, nei prossimi giorni verranno avviate le procedure per affidare un incarico per la redazione del progetto. Il percorso per il quale abbiamo lavorato in questi anni, non è stato come volevamo, ma adesso ciò che conta è arrivare a raggiungere quello di cui la nostra comunità ha bisogno, in tempi rapidi».