Il Tirreno

PONTEDERA. Non aveva occhi che per sua figlia e il nipotino. «Era una donna splendida», la ricordano i colleghi di lavoro in lacrime. Tragedia poco dopo le 8 della mattina di mercoledì 14 maggio in via Settembrini a Livorno, nelle case popolari vicino al supermercato Coop del quartiere della Rosa, dove è morta a 53 anni la livornese Tania Bicchierini, mamma e nonna molto conosciuta in città e non solo, ex addetta alle pulizie all’ospedale di Pontedera.

La tragedia

A chiamare il 112 è stata la figlia, dopo che la madre immobile sul letto non rispondeva ad alcuno stimolo. Era già deceduta, molto probabilmente nella notte, mentre stava dormendo e per un malore improvviso. Dalla chiamata – transitata immediatamente dalla centrale unica delle emergenze di Firenze alla sala operativa del 118 dell’ospedale di viale Vittorio Alfieri – il sistema dei soccorsi non ha perso tempo, inviando subito sul posto un’ambulanza della Misericordia di Montenero, con a bordo l’infermiere dell’Asl e i volontari: arrivati nell’appartamento, infatti, hanno cercato in tutti i modi di rianimarla, utilizzando anche il defibrillatore automatico, ma purtroppo ogni tentativo è risultato vano. Insieme ai soccorritori giunti dalla confraternita di piazza delle Carrozze sono intervenuti anche il medico e l’infermiere del 118 sull’automedica dell’azienda sanitaria, mobilitata immediatamente. Ma purtroppo non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Dolore e strazio

La notizia della scomparsa di Tania, già dalla stessa mattinata di mercoledì 14 maggio, si è diffusa rapidamente in tutto il rione e non solo, dove la cinquantatreenne – che a ottobre avrebbe festeggiato 54 anni – era molto conosciuta. In passato ha lavorato per un’impresa delle pulizie all’ospedale “Lotti” di Pontedera, mentre più recentemente come autista per il trasporto disabili. «Mi mancherai, grande amica mia. Ciao Tania», è il messaggio scritto su Facebook da Sabrina Salani, una sua amica di Fornacette, nel comune di Calcinaia, che sui social ha pubblicato anche una sua foto. «Era una persona molto simpatica, quando stavi con lei il tempo passava in scioltezza – così la ricorda un altro amico, Daniele Di Fabio –. Sono veramente molto dispiaciuto, era una donna “maniaca” della pulizia, la sua macchina infatti splendeva».