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Discarica di Gello, via libera all’ampliamento dalla Regione: cosa prevede

di Andreas Quirici
Discarica di Gello, via libera all’ampliamento dalla Regione: cosa prevede

Previsto un primo stralcio di 9 anni oltre a eventuali altri 5. Dal 2028 al 2036 verranno conferite quasi 2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi

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PONTEDERA. La discarica di Gello di proprietà di Ecofor sarà ingrandita. Le aree dove c’erano gli uffici e le zone interne alla Geofor faranno parte del sito di stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi per un ampliamento che, complessivamente, nei primi nove anni (dal 2028 al 2036) prevede il conferimento di poco meno di 2 milioni di tonnellate. «La proposta – si legge nella delibera di giunta regionale che riprende l’esito della conferenza dei servizi – prevede conferimenti annui pari a 220mila tonnellate, con una riduzione rispetto agli attuali 350mila tonnellate all’anno, in maggiore aderenza alla strategia europea di riduzione progressiva dei conferimenti in discarica».

Eventualità

Ma c’è un elemento aggiuntivo per quanto riguarda l’attività della discarica di Gello. L’autorizzazione per la Via, la valutazione d’impatto ambientale, è stata data per il progetto complessivo di ampliamento che, oltre ai già citati nove anni, ne contempla ulteriori cinque, con lo stop ai conferimenti previsto nel 2042 per quasi 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti complessivi. Sempre con un conferimento di 220mila tonnellate all’anno. Ma questa seconda fase dell’ampliamento, in base a quanto si legge nella documentazione, è ritenuta un’eventualità che potrebbe rendersi necessaria solo dopo una valutazione di quanto avvenuto durante il primo stralcio: «Ad esaurimento del primo stralcio funzionale, il completamento delle volumetrie del progetto dovrà essere preceduto da una valutazione sull’effettiva necessità di conferimento di ulteriori volumi di discarica per rifiuti speciali e a una verifica di allineamento della proposta progettuale con la pianificazione in materia di gestione dei rifiuti». Come dire, mettiamo sul piatto il piano al suo massimo, ma non necessariamente lo metteremo in pratica complessivamente. Anche perché l’orizzonte temporale offerto dalla richiesta di ampliamento, l’eventuale 2042, è davvero lontano. E in un settore come quello dei rifiuti, in cui le tecnologie svolgono un ruolo determinante per la gestione delle varie tipologie di spazzatura, immaginare con certezza cosa accadrà in un tempo così lungo è davvero complicato.

Convivenza difficile

Resta il fatto che la discarica di Gello rappresenta uno degli elementi su cui più si è discusso negli ultimi anni a Pontedera e dintorni. Molte le situazioni in cui i residenti delle zone che confinano con l’area hanno protestato, per esempio, per i cattivi odori che arrivavano da quella zona di territorio divisa tra il comune della città della Vespa, quello di Calcinaia e quello di Casciana Terme. Durante la conferenza dei servizi, per esempio, sono arrivate osservazioni proprio sul fronte delle maleodoranze.

Problemi e risposte

Nella delibera della giunta regionale si legge: «L’osservazione pervenuta da parte del pubblico esprime contrarietà al progetto per gli aspetti emissivi, in particolare per quelli di carattere odorigeno». E ancora: «Come risulta dai verbali delle riunioni, la conferenza dei servizi ha adeguatamente trattato gli argomenti di detta osservazione, prendendo in esame anche le controdeduzioni del proponente». Oltre al fatto che «la stessa conferenza ha espresso le proprie considerazioni in merito in relazione alle valutazioni ambientali svolte». Nessun altra indicazioni nei documenti pubblicati in attesa che appaiano sul Bollettino ufficiale regionale (Burt) rispetto a un problema che per anni ha costretto, per esempio, gli abitandi di Pardossi o di Gello a tenere chiuse le finestre nelle serate afose d’estate.

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