Versilia, bufera sul Consorzio dei balneari. Verona lascia: basta, troppe divisioni
Oltre al presidente hanno rassegnato le dimissioni anche cinque consiglieri. I motivi del caos
PIETRASANTA. Balneari nella bufera: a epilogo del direttivo di giovedì scorso il presidente del Consorzio Mare Versilia, Francesco Verona, ha infatti rassegnato le proprie dimissioni. Con Verona lasciano anche altri cinque consiglieri (su un totale di nove) in un momento in cui la categoria di Marina è caratterizzata da conflitti, tensioni e divisioni sempre più marcate in scia al tema delle aste.
«Per quanto mi riguarda la situazione – sono le parole di Verona – non era più sostenibile: all’interno del nostro Consorzio ci sono profonde diversità di vedute. Ben venga il confronto acceso, come c’è stato anche in passato, ma oramai ogni argomento in discussione propone problematiche di non semplice risoluzione. E mettere d’accordo le parti contrapposte è diventato impossibile. Ho quindi deciso di farmi da parte: per altro ho il mandato in scadenza a settembre e come da statuto non posso ricandidarmi. Opzione che non avrei comunque preso in considerazione. Pur da presidente dimissionario garantirò insieme al resto del consiglio la gestione ordinaria dell’attività del Consorzio».
«Il nodo del contendere – prosegue Verona – l’ultimo di un elenco piuttosto lungo, riguarda la cessazione o meno dei ricorsi contro l’amministrazione comunale sempre relativamente al tema delle aste. C’è chi è favorevole a un percorso condiviso e di dialogo con il Comune e chi invece propende per portare avanti iniziative per via giudiziale. In particolare, sempre come Consorzio, ci siamo divisi, due giorni fa, sul supporto o meno a un nostro associato impegnato in un’istanza relativa a una proroga della concessione. Accertata l’impossibilità di un qualsiasi dialogo sull’argomento ho quindi optato per le dimissioni immediate. Per quanto ne so hanno deciso di lasciare anche i consiglieri Francesconi (vicepresidente del Consorzio), Lari, Farnesi, Lucarini e Fini. A breve sarà convocata un’assemblea per le comunicazioni del caso così come verranno approfondite le tempistiche legate al rinnovo delle cariche».
Una situazione conflittuale e caotica, quella interna al Consorzio, che ha visto venire meno anche il rapporto di fiducia con uno studio legale incaricato di seguire le iniziative, nei diversi contesti, della categoria. «Il rischio adesso – diceva nella giornata di ieri un concessionario – è che ognuno di noi si muova in modo autonomo quando invece sarebbe doveroso continuare ad essere coesi e propositivi».
Il rapporto da portare avanti con il Comune, in vista della aste, resta comunque al centro del dibattito con alcuni stabilimenti balneari (ma non sarebbero i soli), come il Felice, il Conchiglia, il Magicomare contrari ai contenziosi e con altri, invece, sempre più propensi a fare ricorso alle carte bollate per tutelare le proprie concessioni.