Calcinaia, cercano di rubare mattonelle: due in fuga e un arrestato
La banda sorpresa dai carabinieri in una ditta a Fornacette
CALCINAIA. Uno arrestato e due in fuga. È il bilancio momentaneo di un intervento dei carabinieri tra la Tosco Romagnola e via Dante Alighieri a Fornacette, a due passi dal punto vendita della famosa catena di fast food McDonald’s poco dopo l’orario di cena dell’altra sera, mentre in tre provavano a rubare mattonelle da un’azienda del settore, caricandole su un camioncino. «L’allarme sui nostri telefoni è suonato alle 22 – racconta Stefano Billi, titolare della Ecoabitare –. A quel punto abbiamo chiamato i carabinieri che sono arrivati velocemente con due auto. Hanno sventato il furto e arrestato uno dei ladri. Sono stati davvero bravi e per questo li ringraziamo di cuore».
Il blitz della banda è documentato dalle telecamere posizionate all’esterno dei due lati dell’azienda che vende pavimenti, rivestimenti e stufe. L’ingresso principale dà sulla statale, il piazzale che funge anche da magazzino all’aperto di alcune tipologie di prodotto si affaccia, invece, su via Dante Alighieri. È qui che alle 20, 30 è stato parcheggiato il camioncino con un cassone posteriore. «I tre si vedono allontanarsi – dice ancora Billi – per poi tornare alle 21, 40 su un furgone bianco, il cui conducente li fa scendere e poi riparte». A quell’ora, pur trovandosi in una via parallela alla Tosco Romagnola e con numerosi capannoni ormai chiusi, la presenza del fast food non garantisce di essere al riparo dai cosiddetti occhi indiscreti. Infatti, secondo il racconto dell’imprenditore, i ladri aspettano facendo finta di niente, vista la presenza di alcune persone nelle vicinanze.
Ma una volta rimasti soli, scatta l’operazione. «Si vedono scavalcare la recinzione e cominciare a passare le mattonelle da sotto il cancello per poi sistemarle nel cassone», sottolinea Stefano Billi. Poi, però, c’è un altro intoppo, sempre dovuto alla presenza del punto vendita di McDonald’s in quell’area. Molti clienti giovani, infatti, acquistano panini e bibite al sistema di consegna rapido, il cosiddetto McDrive, per poi consumare il pasto in macchina, in una delle strade vicine al fast food. E anche l’altra sera è successo, proprio mentre era in atto il tentativo di rubare le mattonelle. Dalle immagini, in base al resoconto fornito da Billi, si vedono i tre fermarsi e cercare di non dare nell’occhio. E riprendere a caricare la merce, una volta ripartita.
«Ma il sistema di videosorveglianza di ultima generazione, che rileva la presenza umana all’esterno della ditta, ci ha avvisati sui telefoni – dice ancora il titolare di Ecoabitare che, oltre alla sede di Fornacette, ne ha un’altra ad Altopascio – . A quel punto abbiamo dato l’allarme alle forze dell’ordine».
Un’auto da Pontedera e una da Calcinaia. Intervento tempestivo che ha sorpreso uno dei tre il quale, evidentemente, non è riuscito a scappare come gli altri due che sono fuggiti a piedi mentre i militari dell’Arma arrestavano in flagranza di reato il loro complice. «Sono riusciti a evitarci un danno rilevante – ammette Stefano Billi – con un’operazione praticamente perfetta».
Un furto che può apparire strano, soprattutto per le modalità e l’orario scelto, visto che in quel momento, di venerdì sera, via Dante Alighieri a Fornacette è abbastanza frequentata. Forse i ladri hanno pensato che avrebbero dato meno nell’occhio dopo cena invece che a notte fonda. Ma un elemento diverso dai soliti blitz della criminalità è rappresentato dalla scelta su cosa rubare. Mattonelle per lavori edili. Non facili da trafugare e da trasportare. Ma che avrebbero potuto rappresentare un buon affare sul mercato nero di un settore sempre particolare come quello delle costruzioni. Ed è anche in questo ambito che, fatalmente, i carabinieri si muoveranno per cercare di prendere il resto della banda composta dai due fuggiti dopo l’arrivo dei militari, ma anche dall’autista del furgone che ha trasportato i tre sul retro dell’azienda. E chissà che non ci siano altre persone implicate nel mancato colpo dell’altra sera. Dai tabulati telefonici, dalle telecamere e da un’indagine che non sembra affatto semplice dipenderà l’esito complessivo dell’operazione.