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Pontedera, sbaracco totale prima della chiusura: boutique chiude dopo 71 anni


	La boutique di Pontedera che chiude
La boutique di Pontedera che chiude

Prezzi stracciati fino ad esaurimento merce rimasta dopo la liquidazione

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PONTEDERA. Ultima chiamata per i clienti del negozio La Mora, in via Vittorio Veneto a Pontedera, uno degli ultimi negozi storici rimasti in città e che da alcuni mesi ha annunciato la chiusura. Dopo la svendita per cessazione dell’attività le titolari hanno deciso di organizzare lo sbaracco totale per chiusura definitiva fino ad esaurimento della merce, a partire da domani, giovedì 28 novembre. Proprio mentre è iniziato il periodo dello shopping natalizio.

La merce e i prezzi

In questi giorni le sorelle Fantozzi sono al lavoro per sistemare la merce rimasta, dalle calze, ai pigiami, maglieria intima, abbigliamento invernale ed estivo, costumi da bagno. «È rimasto un po’di tutto di quello che abbiamo sempre venduto – dice Adriana Fantozzi – con prezzi che partono da un euro fino a 20 euro. Abbiamo pigiami (uomo e donna) e camice da notte da donna che costavano 180 euro e che ora saranno in vendita a 19, 90. Ci sono anche piccole occasioni da un euro. In questo modo potremmo smerciare quello che abbiamo ancora in negozio e nel magazzino e favorire quei clienti che per una vita sono venuti a Pontedera per servirsi da noi».

Una lunga avventura

È stata un’avventura lunga 71 anni, iniziata nel 1953 da Dinalì Piccoli (per tutti Dina) nonna delle attuali proprietarie, le sorelle Adriana e Eva Fantozzi a loro volta, sono subentrate alla madre Bruna. Sono proprio le sorelle – a dire il vero Adriana è andata in pensione alcuni anni fa e aiuta la sorella Eva – ad avere deciso di abbassare le saracinesche del negozio. Se chiediamo a Eva, intenta a prezzare la merce in vendita, come sta affrontando questo periodo la risposta dice tutto. «Un dispiacere, ma era arrivato il momento».

Nella boutique è racchiusa la storia della loro famiglia. Prendere la decisione di chiudere non è stato semplice. Già dopo l’estate il negozio ha abbassato le saracinesche. Sbrigate una serie di incombenze burocratiche, è arrivata la decisione di organizzare lo sbaracco definitivo.

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