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Terricciola, famoso ristorante sommerso dall’acqua dello Sterza: «Resteremo chiusi per giorni»

di Andreas Quirici

	I materiali fuori dal ristorante allagato
I materiali fuori dal ristorante allagato

Danni ai locali interrati, gli assessori aiutano a spalare il fango. Parla una socia della storica attività

27 ottobre 2024
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TERRICCIOLA. Il 26 settembre lo Sterza uscì fuori dal suo alveo alla Gabella, nel comune di Montecatini Valdicecina, facendo danni quasi irreparabili e provocando due dispersi. Ieri notte, lo Sterza ha invaso i terreni attorno al ristorante Da Pasquino – noto locale del paese che prende il nome dal torrente, territorio diviso tra i comuni di Lajatico e Terricciola – i cui locali interrati sono letteralmente finiti sott’acqua. E anche in questo caso, i problemi sono stati enormi. «Dovremo rimanere chiusi per giorni – dice una socia dell’attività, Francesca Salvadori –. Riscaldamento, luce e gas sono fuori uso. Ma anche il magazzino con le scorte di cibo e merce varie è stato sommerso». Parole di sconforto a cui in tanti hanno cercato di reagire.

Il punto in cui si trova il ristorante è nel territorio di Terricciola e la giunta del Comune guidato dal sindaco Matteo Arcenni ha dato materialmente una mano ai responsabili di Da Pasquino per togliere il fango dai locali interrati e cercare di salvare il salvabile.

La piena del torrente Sterza è arrivata alle 2. Una persona che abita nelle stanze sopra il ristorante ha lanciato l’allarme ai proprietari che dormivano nelle loro case. Ma ormai il danno era fatto. Due auto in sosta nel parcheggio sono state salvate. Altre due sono state portate via dalla furia dell’acqua. Una è stata ritrovata. L’altra ancora no. Tutta la zona è diventata un lago. La strada statale 439 è stata sommersa. Un’abitazione di fronte al ristorante ha avuto l’acqua al piano terra. Insomma, un disastro. Purtroppo il solito, verrebbe da dire, visto che da un mese fortissimi temporali si susseguono in maniera ormai sempre più pericolosa.

«C’è da dire che lo Sterza dalle nostre parti è una sorta di boscaglia – riprende Salvadori –. Il normale flusso dell’acqua è ostacolato da alberi che, probabilmente, dovrebbero essere tagliati». Come dire, serve manutenzione per prevenire fenomeni legati al meteo che stanno diventando ingovernabili. Se non con un po’ di prevenzione dal punto di vista dei lavori che dovrebbero ridurre il rischio idraulico.

Ma il ritmo con cui si verificano queste precipitazioni non lascia certo spazio e tempo a lavori da realizzare velocemente. Per quelli servirà tempo, ma soprattutto risorse economiche. Intanto le popolazioni fanno i conti con i danni e la paura che ogni temporale possa trasformarsi nell’ennesimo disastro. «Sapevamo che era stata diramata l’allerta arancione nella nostra zona – dice ancora la ristoratrice – ma tante volte la pioggia si è rivelata meno intensa. Questa volta l’area di Terricciola è stata presa in pieno dalla perturbazione. E di fronte a questi fenomeni resti senza parole». Ti senti inerme e indifeso, mentre ti guardi intorno e vedi fango e distruzione ovunque. Non sai da dove cominciare a pulire per ripartire. Sperando che la prossima volta non tocchi più a te. 

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