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Ponsacco, muore a 50 anni per una malattia


	Mirko Orlandini, scomparso a 50 anni
Mirko Orlandini, scomparso a 50 anni

Tanti i ricordi, tra cui quello dell’assessora al commercio, sua compagna di scuola all’Istituto d’arte

28 maggio 2024
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PONSACCO. Cinquant’anni, un traguardo significativo nella vita di una persona. È l’età in cui si tirano le somme e ci si fanno tante domande su come sia andata fino a questo momento e come andrà da qui in poi. Per Mirko Orlandini arrivare al compleanno nel 2023 è stata una sofferenza. Da pochi mesi, infatti, aveva scoperto di essere malato. Un male aggressivo, inesorabile, contro cui ha combattuto con tutte le sue forze. Ma che alla fine ha avuto la meglio proprio a pochi giorni dai suoi 51 anni che avrebbe compiuto all’inizio del prossimo mese di giugno.

I ricordi

Orlandini era nato e cresciuto a Ponsacco: lascia la mamma e il fratello Luca. Il padre, invece, è scomparso l’anno scorso, anche lui a causa di una terribile malattia. Aveva avuto varie esperienze lavorative. Tra queste, è stato dipendente della Piaggio ma anche della Sogesi, oltre ad aver svolto per un periodo non lunghissimo anche il mestiere di rappresentante di commercio. Ma Mirko lascia anche quei tantissimi amici con i quali ha condiviso l’adolescenza e poi la crescita, tra serate, divertimenti, legami che durano da una vita e persone con le quali ha condiviso molti momenti belli. In tanti lo hanno ricordato sui social network con pensieri, foto, video e tante lacrime per ricordare un cinquantenne che per tanto tempo ha incarnato la voglia di vivere e divertirsi ovunque si trovasse. Tra le persone che lo hanno voluto ricordare anche l’assessora al commercio, Roberta Lazzeretti, amica di Mirko Orlandini e sua compagna di scuola all’istituto d’arte.

L’ultimo saluto

La salma del cinquantenne è esposta nella camera mortuaria della Misericordia di Ponsacco dove rimarrà fino a stamani (mercoledì 29 maggio) poco prima delle 10,30. Quello sarà l’orario stabilito in cui, nella chiesa di San Giovanni Evangelista, comincerà la celebrazione del funerale per l’ultimo saluto a uno tra i volti più conosciuti di Ponsacco, dove tutti lo chiamavano “mosso”, un soprannome derivante da quello con cui veniva indicata la sua famiglia e che, come avveniva un tempo, poi seguiva i figli o i nipoti per tutta la loro esistenza.

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