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Ponsacco, la protesta dei cittadini: «Siamo prigionieri di una staccionata»

di Sabrina Chiellini
Un tratto della staccionata lungo via delle Colline per Legoli
Un tratto della staccionata lungo via delle Colline per Legoli

La rabbia degli abitanti di via delle Colline in Val di Cava che hanno raccolto 200 firme: «Il Comune aveva promesso di riaprire la strada, invece ora si è rimangiato quello che aveva detto»

24 marzo 2024
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PONSACCO. Hanno raccolto prima cento firme e poi altre cento e le hanno consegnate al Comune. Chiedono il ripristino del passaggio carrabile su via delle Colline per Legoli. Gli abitanti della frazione Val di Cava non sembrano intenzionati a fermarsi: hanno in programma di realizzare anche alcuni striscioni per sollecitare il Comune a intervenire, ora che la rotatoria realizzata per snellire il traffico e rendere più sicuro l’ingresso e l’uscita dalla frazione di Ponsacco, è stata completata. «Pensavamo di risolvere il problema – dice la pittrice Grazia Taliani – in tanti siamo andati a un incontro con rappresentanti del Comune, invece era solo una riunione elettorale. Da 4 anni vivo in prigione, dietro le sbarre di legno arrivate senza preavviso e giustificazione. Vogliamo che la strada venga liberata dalle staccionate, adatte più a un pollaio che a una strada. Siamo stati “rinchiusi”, va detto. Invece quelli che abitano sull’altro lato della strada no. Mi chiedo: quelli che provengono dalle 3 Campane usano droni o elicotteri per immettersi in via delle Colline?».

Neppure l’inaugurazione del parcheggio, salutata con enfasi dal Comune, ha placato gli animi. «La giunta non ha alcuna voglia di rimediare ai disagi», spiegano sia Grazia Taliani che altri cittadini. Nel negozio di alimentari è ancora aperta la raccolta di firme. «Il nostro è un piccolo negozio – dice Mauro Simoni – la presenza della staccionata non aiuta a fare entrare i clienti. I disagi sono davvero tanti». «Alcuni anni fa, per risolvere il problema delle lunghe file che si creavano lungo la provinciale, decise di fare la rotatoria. Per baypassare il semaforo alcune auto entravano in paese, passando dall’ingresso che stava in corrispondenza della nostra abitazione – spiega Grazia Taliani – e riprendevano la provinciale. Ci fu detto che si trattava di una chiusura temporanea. Ci fu detto che la staccionata sarebbe stata tolta e sarebbe stato riaperto l’ingresso sulla provinciale. Non è stato così». Nonostante vari tentativi di incontrare l’amministrazione «questa si era sempre negata ed alla fine, sollecitata da un sit-in, finalmente un gruppo di cittadini di Val di Cava è stato ricevuto. Il vicesindaco ci aveva detto che se ci fosse stata una richiesta scritta e sottoscritta da un certo numero di abitanti della frazione la staccionata sarebbe stata rimossa. Nell’incontro di martedì è stato negato tutto. La staccionata «ha trasformato l’area di fronte a casa nostra in un parcheggio selvaggio in cui ognuno parcheggia dove e come vuole, nonostante un passo carrabile segnalato da due pali con cartello che siamo stati obbligati a mettere a nostre spese». La polizia municipale «non controlla e tutto questo ha creato notevoli disagi. Le persone, i corrieri e l’ambulanza non riescono a raggiungere né a capire come raggiungere il centro abitato» aggiunge Taliani. Da alcuni giorni la situazione è peggiorata: «Con le ulteriori limitazioni agli ingressi chi abita in Val di Cava è costretto a fare dei percorsi non agevoli per potere raggiungere la provinciale, passando all’interno del paese con una unica via stretta, con auto parcheggiate e che a mala pena permettono il passaggio di una sola automobile».

Ieri il Comune ha espresso tutta la sua soddisfazione per il nuovo parcheggio in via Morandini: «Un’opera attesa dai cittadini di Val di Cava – hanno detto la sindaca Francesca Brogi e il vicesindaco Massimiliano Bagnoli – un intervento che si somma a quanto questa amministrazione ha fatto negli ultimi anni nella frazione».


 

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