Il Tirreno

Pontedera

Scuola

Liceo Marconi, dopo il ghiaccio altri disagi: via alla protesta di studenti e genitori

Liceo Marconi, dopo il ghiaccio altri disagi: via alla protesta di studenti e genitori

San Miniato, ieri i ragazzi del liceo hanno disertato le lezioni in segno di agitazione e oggi lo sciopero continua. Il sindaco Giglioli valuta l’edificio accanto alla sede attuale. E per la “nuova scuola” i tempi si allungano

3 MINUTI DI LETTURA





SAN MINIATO. «Mancano gli spazi, manca l'ascolto nei confronti dei rappresentanti degli studenti, manca la disponibilità verso i progetti pomeridiani e ci sono tanti, troppi problemi alle infrastrutture».

Sono alcune delle motivazioni alla base dello sciopero degli studenti del liceo Marconi che anche oggi - sabato 18 marzo - hanno deciso di fermarsi ai cancelli della scuola senza entrare in classe. All’origine dello sciopero, che era stato annunciato giovedì sera da alcune rappresentanze d'istituto dopo la richiesta, negata, di un incontro urgente con la dirigente scolastica Giovanna Maria Saba, vi sarebbero importanti problemi legati alla funzionalità dei bagni, ma non solo.

«Da troppo tempo tante cose non funzionano – dichiarano alcuni genitori, che per adesso preferiscono rimanere anonimi –. Veniamo da un’intera stagione invernale in cui moltissime classi sono state all’addiaccio per la maggior parte dei giorni. Senza contare che i ragazzi lamentano da tempo croniche mancanze di spazio per le attività laboratoriali e non solo».

Il tema che ha fatto sbocciare la protesta sembra sia stata proprio la questione dei bagni, molti dei quali nell’edificio avrebbero da giorni problemi a causa di mancanza d’acqua.

Una questione in grado di fa scoppiare disagi in qualsiasi scuola, ma soprattutto in una struttura come quella di via Trento a La Scala, sede temporanea (in affitto) del Liceo Marconi dopo le note vicende del doppio “esodo” dalla sede storica e poi da quella all’interporto di San Donato, dove il problema degli spazi è all'ordine del giorno. La protesta di ieri mattina si è risolta in una grande calca all’ingresso dell’edificio, con gli studenti che avrebbero consegnato alcune lamentele in forma scritta alla dirigente che, dal canto suo, avrebbe provato a convincere i ragazzi a entrare regolamente in classe. A complicare i rapporti anche una lunga serie di segnalazioni che durante tutto l’inverno avrebbero a più riprese descritto una miriade di malfunzionamenti ai riscaldamenti: problemi che alcuni descrivono come quotidiani. E le tensioni potrebbero non finire qui.

«Sono entrati solo alcuni studenti delle quinte – racconta un alunno – perchè avevano delle prove già messe in calendario».

Dietro i ragazzi questa volta vi sarebbero anche numerosi genitori, che da tempo lamenterebbero la scarsa comunicazione della dirigenza della scuola nei confronti degli organi collegiali e delle varie componenti del consiglio d’istituto. E oggi il copione si è ripetuto. «Siamo in contatto con la dirigenza e conosciamo le problematiche relative allo spazio – afferma il sindaco di San Miniato, Simone Giglioli –. Anche in relazione a tutto ciò, abbiamo provato un’interlocuzione in merito all’edificio accanto all’attuale sede del Marconi, per la quale però ancora niente si muove». Al palo, intanto, anche l’ormai nota opzione per il “nuovo Marconi”, che l’attuale maggioranza in Comune vorrebbe costruire nel terreno fra Ponte a Egola e La Catena, nelle adiacenze dell’abitato di Molino d’Egola, lungo la Toscoromagnola. «Stiamo aspettando le carte dell'autorità di bacino – dice Giglioli in merito –. Ma è chiaro che i problemi attuali vadano affrontati prima e in altri modi».

Primo piano
Tecnologia e sicurezza

Alcol test, sullo smartphone ecco la app per valutare se mettersi al volante: come funziona e dove scaricarla

di Martina Trivigno
Sani e Belli