Il Tirreno

Pontedera

In aula

Atti sessuali su una tredicenne, condannato pensionato dell’alta Valdera di 70 anni

di Pietro Barghigiani
Atti sessuali su una tredicenne, condannato pensionato dell’alta Valdera di 70 anni

Sentenza di 6 anni e 8 mesi: contestati tre episodi nell’estate del 2021

01 dicembre 2022
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Una condanna a 6 anni e 8 mesi, con rito abbreviato, per il reato di atti sessuali con minorenne.

Una sentenza pesante per un 70enne (omettiamo le generalità per non rendere riconoscibile la parte offesa, ndr) residente nell’Alta Valdera accusato di aver intrattenuto una breve relazione con una ragazzina che, nell’estate 2021, non aveva ancora 14 anni. Un legame insano, oltre che vietato dalla legge, che è costato al pensionato prima un arresto in carcere (ora è ai domiciliari) e da ieri una condanna in primo grado da parte del gup Donato D’Auria (il pm Egidio Celano aveva chiesto 6 anni e 2 mesi) che sarà appellata.

Difeso dall’avvocato Andrea Cariello, il pensionato si è fatto giudicare con un rito in cui ha avuto lo sconto di un terzo della pena. I genitori della minorenne si sono costituiti parte civile con l’avvocato Michela Simoncini.

In occasione dell’incidente probatorio non solo venne sentita la vittima degli atti sessuali. Furono ascoltate anche le amiche della ragazza a cui all’epoca furono confidate le situazioni che sono diventate materia processuale. Testimoni primarie di uno sfogo che aveva portato in carcere il pensionato. Per la psicologa nominata dal gip la minorenne dispone di una piena facoltà di rendere testimonianza. Questo è stato un elemento cruciale per determinare l’attendibilità della teste in un procedimento in cui quasi sempre è l’affidabilità di chi accusa a far pendere la bilancia della giustizia al momento della sentenza. Tutto nasce nel momento i genitori, a conferma di una serie di sospetti, compiono un accertamento nella proprietà del pensionato e assistono a una scena di effusioni tra l’anziano e la ragazzina all’epoca 13enne appassionata di cavalli. Papà e mamma affrontano il caso senza perdere tempo e in un faccia a faccia con la bimba pretendono e ottengono di conoscere la natura di quegli incontri. La figlia vince il pudore di riferire un’intimità con l’uomo che potrebbe essere suo nonno e viene portata da una psicologa. Sarebbero almeno tre le situazioni di palpeggiamenti, baci e atti spinti tra i due. La psicologa non può non denunciare quello che ha ascoltato e il primo effetto è l’arresto del 70enne che ieri è stato condannato.

 

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