Il Tirreno

Pontedera

L’Infinito di Bocelli incanta gli undicimila spettatori

Giulia Serni
Andrea Bocelli al centro del palco con gli attori della Compagnia della Fortezza
Andrea Bocelli al centro del palco con gli attori della Compagnia della Fortezza

Sotto il cielo di Lajatico un pubblico internazionale appassionato che il tenore ha saputo coinvolgere e stupire mescolando arte e magia

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LAJATICO. La magia della musica torna a Lajatico. Grandi applausi e forti emozioni nella serata evento della diciassettesima edizione del Teatro del Silenzio. Intitolata all'Infinito, come lo slancio dell'omonima opera di Park Eun Sun, quella del 2022 è un omaggio alla forza inarrestabile della vita e dell'amore. Il teatro del Silenzio torna così a vivere.

Tutto sold out, con ben 11.000 spettatori da tutto il mondo. Ci sono visitatori che arrivano dall’altra parte dell’oceano (asiatici, sudamericani), tantissimi europei a comporre un pubblico vario e appassionato, trascinato qui, in mezzo alla campagna toscana, dalla seduzione di un sogno d’arte a 360 gradi, quella proposta ogni anno dal tenore Andrea Bocelli.

Si comincia dalla lirica. L'ingresso dell'orchestra – i 78 orchestranti diretti dal maestro pisano Carlo Bernini – è scandito dal suono delle campane, a festa. Un segno di rinascita, di speranza. Ad aprire la serata il padrone di casa con "Borgo Natio" brano estratto dalla sua Piccoli versi. È il rosso il colore predominante dell’apertura è che accompagna il brano. Una processione dei performers – quelli di Armando Punzo e della Compagnia della Fortezza – attraversa il pubblico e sale sul palco mentre Bocelli canta. Gli abiti sono quelli del progetto Scart, realizzati cioè dagli scarti, dai rifiuti, nell’ambito di un progetto che ha coinvolto i detenuti del carcere di Volterra. Bocelli arriva sul palco accolto dall'applauso del pubblico quasi a conclusione del brano.

A seguire l'omaggio a Verdi con "La donna immobile" da Rigoletto. Prima ospite il soprano Cristina Pasaroiu, sulle note di Vissi d'arte da Tosca di Puccini. Scenografie e coreografie mozzafiato sotto la guida di Alessanfra Panzavolta.

L’avvio è tutto all’insegna della lirica con un intermezzo dal ritmo vivace e sostenuto, col balletto sulle note di Bizet. Poi di nuovo i grandi della lirica e la voce di Cristina Pasaroiu in duetto con Bocelli. La prima parte si chiude in un tripudio di applausi e di cellulari al cielo per riprendere il palco dove Bocelli e Pasaroiu intonano “Brindisi” da La Traviata di Verdi.

Dopo l'intervallo il duetto del Maestro con il violinista, amico e collega David Garret, nell'Ave e Maria di Shubert e ancora in brani più pop: “What a wonderful World” e “Staying alive”. In ordine poi Matteo Bocelli, Claudio Baglioni – in “Tutto l’amore che posso”, “Mille giorni di te e di me” e ancora “Avrai” – e Red, giovane cantautrice scozzese con la quale ha chiuso la serata con il “Canto della Terra”.

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