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Viaggio in aiuto del popolo ucraino dopo il conceto al campo Brunner

Andreas Quirici
Viaggio in aiuto del popolo ucraino dopo il conceto al campo Brunner

Partita la delegazione di Rock & Peace

13 luglio 2022
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Palaia. Ottomila euro raccolti e un viaggio verso l’Ucraina per portare aiuti materiali alle popolazioni sotto le bombe ormai da mesi. Una grande soddisfazione per Nicola Monti, Giovanni Giannoni, Antonio Morelli e Carlo Coppola in rappresentanza degli organizzatori del concerto denominato Rock&Peace che si è svolto l’11 giugno al campo sportivo Brunner di Forcoli proprio con l’intento di raccogliere fondi da destinare ai profughi ucraini e a chi resta ancora nelle proprie abitazioni nonostante gli orrori della guerra.E nei giorni scorsi questa gara di solidarietà ha preso forma con la partenza di tre furgoni pieni di materiali da portare al magazzino della Caritas a Przemysl in Polonia, a pochissima distanza dal confine con l’Ucraina. Il viaggio, infatti, è stato promosso dal Movimento Shalom a cui hanno preso parte, tra gli altri, il fondatore don Andrea Cristiani, il vescovo di San Miniato, Andrea Migliavacca, il sindaco di Fucecchio, il parroco di Santa Croce don Donato Agostinelli e il generale in pensione dall’esercito, Antonio Zarcone, il quale ha materialmente organizzato la spedizione per questo viaggio.In tutto sono stati portati a Przemysil 20mila euro di aiuti, i beni di prima necessità di cui si parla da fine febbraio, quando la Russia ha invaso l’Ucraina. «Ci hanno spiegato per filo e per segno come funziona lo smistamento dei materiali - spiega Monti - e devo ammettere che l’organizzazione nel magazzino della Caritas è davvero eccezionale. Fanno un lavoro unico che, speriamo, sia di aiuto per le popolazioni che stanno soffrendo da troppo tempo». Ma il viaggio non finisce qui, perché la delegazione oggi sarà a Leopoli, nella zona Ovest dell’Ucraina per un’altra tappa di una spedizione cominciata con un concerto rock organizzato da un gruppo di amici e con tanti eventi messi insieme da un’associazione come il Movimento Shalom che si batte ogni giorno per cercare di portare sollievo a chi soffre in ogni angolo del mondo.Nella prima tappa sono stati scaricati due dei tre furgoni usati per trasportare la merce acquistata con il denaro raccolto nelle ultime settimane. Il terzo mezzo sarà liberato dagli infiniti scatoloni partiti dalla Toscana nel campo profughi di Leopoli. «Finora il viaggio è stato tutto sommato tranquillo - sottolinea Nicola Monti -. Stiamo toccando con mano una situazione di emergenza che, a distanza, è possibile solo percepire». A Leopoli ci sarà l’incontro con il vescovo della città ucraina e poi la delegazione farà rientro nella città polacca, sede della magazzino della Caritas. Da qui, il giorno successivo, è previsto il rientro in Italia.Un’iniziativa lodevole che punta, oltre a portare aiuti alle popolazioni ucraine martoriate dal conflitto, anche a mantenere accesa la luce sugli orrori di una guerra il cui inizio ha sorpreso un po’ tutti, facendo però generare una risposta di solidarietà che difficilmente si era vista in passato. 

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