Il Tirreno

Pontedera

Pisa, Quattro e Bruno tre nomi e una famiglia per 45 anni di storia della prima radio libera

Giacomo Pelfer

Uno speciale in tv per raccontare tappe e protagonisti dell’emittente fondata da Remo e Franco Bolognesi insieme a Mario Comparini 

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notte da... beatles

Era il 15 novembre del 1975. Il disco più ascoltato in Italia era “Sabato pomeriggio” di Claudio Baglioni, mentre una giovanissima Marilena Bolognesi esordiva al microfono della prima radio libera della Toscana. Radio Pisa avevano deciso di chiamarla i suoi fondatori: Remo e Franco Bolognesi insieme a Mario Comparini e ad altri soci, tutti castelfranchesi, che un po’ per scherzo e un po’ per gioco decisero di imbarcarsi in un’avventura che ai tempi sembrava audace e quanto mai azzardata, in un’epoca in cui l’Fm ancora non esisteva e la legge non contemplava l’esistenza di radio private.

A distanza di 45 anni tutto è cambiato. L’arrivo delle radio musicali, la comparsa di grandi network nazionali e un modo nuovo di fare e di ascoltare radio hanno lasciato solo il ricordo di quella stagione. Eppure la famiglia Bolognesi è ancora lì, alla terza generazione, proseguendo un’avventura che da Radio Pisa si è trasformata in Radio Quattro e che oggi prosegue come Radio Bruno Toscana dopo la partnership col gruppo radiofonico emiliano.

Quarantacinque anni di radio raccontati con 45 canzoni, attraverso i successi che hanno segnato ciascuna annata. È stato questo il filo conduttore dello speciale andato in onda sabato sera e ieri pomeriggio su 50 Canale, in sostituzione della serata che avrebbe dovuto svolgersi all’auditorium di San Miniato, nel giorno inaugurale della Mostra mercato del tartufo, se la corsa del virus non avesse costretto a cancellare tutto.

Un evento celebrato da una locandina che è già storia: quella ideata e disegnata per l’occasione da un altro castelfranchese, Mauro Marinari (ex grafico pubblicitario con esperienze di lavoro anche all’estero), che ha disegnato i Bolognesi come i Beatles in una delle loro copertine più famose, celebrando i 45 anni come fossero un 45 giri. «Un’idea geniale» la definisce Maurizio Bolognesi, direttore di Radio Bruno Toscana, che insieme alla sorella Marilena ha ripercorso i momenti e le curiosità di 45 anni di storia, a cominciare dalla prima battaglia legale per poter trasmettere («Dopo che il prefetto di San Miniato bloccò tutto già alla fine del ‘75» ha ricordato Bolognesi) fino alla scelta, già dopo i primi anni, di abbandonare il nome di Radio Pisa e prendere quello di Radio Quattro. «Fu lo speaker Riccardo Heinen, arrivato da Radio Monte Carlo, a suggerirci di cambiare nome – ha ricordato Bolognesi –. Come pensate, ci disse, di farvi ascoltare a Prato, a Siena o a Firenze se vi chiamate Radio Pisa? Dato che in quegli anni la Rai aveva già Radio Uno e Radio Due e si preparava a far nascere Radio Tre, Heinen propose di chiamarci Radio Quattro». Un nome ambizioso che certamente portò fortuna, facendo della radio con sede a Castelfranco la prima e la più ascoltata della Toscana. Dai suoi studi hanno mosso i primi passi personaggi come Carlo Conti, Panariello e Pieraccioni, ma anche Riccardo Cioni, Marco Bresciani o Cristiano Militello, senza dimenticare il successo di “Tutto il calcio toscano minuto per minuto” (tutt’ora in onda ogni domenica) che ha contribuito a portare il nome di Radio Quattro in ogni angolo della regione, insieme ai celebri adesivi che all’epoca tappezzavano pali e cartelli in tutta la Toscana. Attraverso i brani e i video di ogni anno, montati dal fucecchiese Francesco Cinelli, lo speciale tv ha fatto rivivere momenti e personaggi, fino al gemellaggio con Radio Bruno sancito nel 2003, seguito dalla nuova sede aperta nel 2008 a Ponte a Egola e dall’approdo nel mondo Fiorentina nel 2015, con l’apertura di una seconda sede a Firenze e l’ingresso in squadra dell’intera redazione del Pentasport. –



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