Il Tirreno

Pontedera

A RIMIRAR LE STELLE

A RIMIRAR LE STELLE

Le nuvole, dopo tanti giorni di cielo sereno, non hanno aiutato la consueta “caccia” alle stelle cadenti nella notte di San Lorenzo a Rivalto, uno dei borghi più suggestivi della Valdera, con le case...

12 agosto 2017
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Le nuvole, dopo tanti giorni di cielo sereno, non hanno aiutato la consueta “caccia” alle stelle cadenti nella notte di San Lorenzo a Rivalto, uno dei borghi più suggestivi della Valdera, con le case fatte di pietra che contano circa ottanta abitanti. Sulle rovine dell’antico Castello le case si affacciano su un panorama-meraviglia che di notte non perde il suo fascino. E la festa del 10 agosto si conferma uno degli appuntamenti estivi di richiamo in Alta Valdera, un’occasione per visitare piccole pievi e apprezzare la semplicità di una piccola comunità che non ha perso il gusto nello stare insieme. Organizzato dalle associazioni locali, con il patrocinio del Comune – erano presenti anche il sindaco di Chianni, Giacomo Tarrini, e alcuni amministratori, oltre al collega di Lajatico, Alessio Barbafieri – l’appuntamento del 10 agosto ha offerto degustazioni di cibi e bevande tipici della tradizione contadina (panzanella, frittate, zuppa, vino locale, vin santo, cantuccini, migliacci), tutto da pagare rigorosamente con i “lilleri” per ricordare, come vuole la tradizione toscana, che “senza lilleri ’un si lallera”, ovvero senza soldi si combina poco. Per l’occasione è stata allestita una mostra di artigianato e prodotti locali. E non è mancata la musica dal vivo. È stata organizzata anche l’osservazione guidata delle stelle a cura dell’Associazione astrofili dell’Alta Valdera. Se il meteo non è stato favorevole alla ricerche delle stelle cadenti, un fresco venticello è stato apprezzato da chi si è divertito a ballare nelle vie e nelle piazze del borgo che piace tanto anche ai turisti stranieri. Una festa quasi d’altri tempi d cui sono protagonisti, insieme alla Pro Loco, quasi tutti gli abitanti del paese, dai commercianti agli artigiani. E allora si possono mangiare i classici cibi della nostra terra, acquistandoli dalle bancarelle lungo le strade. La tradizione della festa, che negli ultimi anni ha ritrovato un rinnovato slancio, risale alla fine del 1800. Allora c’era la consuetudine di andare a vedere le stelle cadenti nel punto più alto del paese, il Poggiopiano, leggermente fuori dall’abitato. Era una vera e propria processione con l’asino che portava sul dorso cibi poveri con cui festeggiare, come frittate, uova soda, tutto annaffiato con un buon vino. E la festa potrebbe diventare un’occasione di rilancio ulteriore del paese, dalle vie pulite e ordinate, anche per cercare di aumentare il numero degli abitanti. La maggior parte delle case sono usate come abitazioni per le vacanze, ma l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Chianni è quello di portare sulla collina anche nuovi residenti e non solo stranieri che si lasciano conquistare dal fascino di un edificio in terra di Toscana, lontano dal caos. «Stiamo cercando di organizzare eventi che aiutino a fare conoscere il borgo di Rivalto», dice il sindaco. Il prossimo appuntamento sarà con le castagne. (s.c.)

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