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La Cgil: diamo un futuro all’industria geotermica 

La Cgil: diamo un futuro all’industria geotermica 

Il sindacato chiede un confronto tra sindaci, Regione e forze produttive Appello ai comitati del no: «Non è accettabile travisare i dati sul settore»

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POMARANCE. Un confronto tra sindaci, Regione, forze politiche. sindacati, imprenditori per dare una prospettiva alla geotermia. La proposta porta la firma della Filctem Cgil di Larderello che «esprime forte preoccupazione per la situazione che si è creata recentemente in geotermia».
Secondo il sindacato, «viviamo un momento particolarmente critico che vede coinvolti due importanti attori. Da una parte la Regione Toscana che stenta a dare risposte certe e celeri al piano di investimenti presentato da Enel Green Power (Egp) con l’aumento dei tempi per le autorizzazioni, con ritardi nella realizzazione di un nuovo protocollo con Egp e con l’attuale discussione sulla “zonizzazione” della geotermia, ovvero sulla individuazione delle Ani, ossia le aree non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica geotermica in Toscana. Dall’altra parte c’è Enel Green Power che - a fronte di minori incentivi, maggiori tempi per le autorizzazioni e quindi maggiori incertezze sul futuro - minaccia di ridurre notevolmente gli investimenti sul territorio».
«Come sindacato - prosegue la Filctem Cgil - condividiamo il timore sulle prospettive socio economiche delle zone geotermiche avanzate dai sindaci e dagli imprenditori. La drastica riduzione degli investimenti, da una media annuale di 150/200 milioni a soli 80 milioni comunicata da Egp per il 2018, rischia di avere pesanti riflessi anche sulle ditte locali e sui livelli occupazionali del territorio».
Per questo «auspichiamo l’inizio di un confronto che porti al coinvolgimento positivo di tutti i soggetti (Regione, amministrazioni locali, forze politiche, sindacati, imprenditori) con l’obiettivo di dare una prospettiva futura alla nostra zona e fare della Toscana un distretto geotermico all’avanguardia. Per questi motivi invitiamo la Regione a valutare con grande attenzione l’importanza della geotermia ad alta entalpia svolta nel rispetto dell’ambiente, della vocazione economica dei territori coinvolti e della volontà ed autonomia dei Comuni, e l’Enel a garantire massima attenzione all’ambiente e massima ricaduta economica ed occupazionale non dimenticando la grande responsabilità sociale che ha nei confronti dei territori geotermici».
Dalla Filctem Cgil arriva «un invito anche ai comitati contro la geotermia ad un maggior senso di responsabilità; se da un lato è giusto esprimere le proprie preoccupazioni e richiedere precise rassicurazioni in termini di sicurezza e ambiente, dall’altro non è accettabile travisare dati e fornire cattiva informazione con affermazioni senza fondamento che rischiano di denigrare anche l’operato di tanti lavoratori, diretti e indiretti del settore».
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