«Geotermia dannosa» A Larderello scatta la marcia di protesta
POMARANCE. Una vera e propria, marcia-presidio contro «la geotermia inquinante», come la chiamano loro. E per urlare il loro no alle trivellazioni. L’appello arriva da Medicina Democratica, insieme...
POMARANCE. Una vera e propria, marcia-presidio contro «la geotermia inquinante», come la chiamano loro. E per urlare il loro no alle trivellazioni. L’appello arriva da Medicina Democratica, insieme ai promotori del comitato Beni Comuni Valdicecina. Il gruppo di manifestanti snocciola le ragioni del “no” che saranno esposte anche sabato 7 giugno alle 16 nei pressi del Museo della geotermia.
«Vogliamo manifestare il nostro profondo dissenso di fronte a questo sfruttamento del territorio, del suo sottosuolo e soprattutto della salute della popolazione locale e circostante a Larderello, patria della geotermia», dicono. E ancora: « Gli inquinanti emessi dalla geotermia sono noti e numerosi: arsenico, mercurio, radon, cromo, acido solfidrico, acido borico emessi a migliaia di tonnellate nonostante gli abbattitori istallati negli ultimi anni da Enel. I consumi d'acqua di Enel non sono dichiarati né misurati da alcun ente pubblico, ma sappiamo che sono ingenti (milioni di metri cubi). Altrettanto e forse più ingenti sono i dissesti sotterranei creati nelle reti idriche sotterranee, con le subsidenze e l'interferenza tra falda idrica superficiale e falda geotermica profonda. Sappiamo altresì che la risorsa geotermica, super sfruttata nell'ultimo mezzo secolo, si sta depotenziando nell'ultimo ventennio, ed occorrono sempre nuove perforazioni per mantenere la stessa potenza istallata in superficie». Si ripercorrono gli ultimi tre anni: «La Regione ha rilasciato circa 50 nuovi permessi di ricerca, prima dell'approvazione del Piano energetico toscano, che moltiplicano per almeno 8 volte il territorio toscano soggetto alla geotermia, coinvolgendo anche aree pregiatissime tra cui anche Volterra».
Tra i motivi della protesta anche la questione sismicità: «È indotta dalla geotermia – chiudono – Consideriamo le migliaia di terremoti già registrati a cui si aggiunge quello del 6/7 maggio scorso, avvenuto vicino a pozzi geotermici tra Larderello e Castelnuovo Val di Cecina. Di tutti questi motivi è doveroso discutere pubblicamente e francamente».