Il Tirreno

RIVALTO. “Senza lilleri, un si lallera” ovvero “senza soldi non si fa nulla”. E l’antico proverbio toscano è stato rispolverato a Rivalto, per la VI edizione della Festa per la Notte di S.Lorenzo, svoltasi con il patrocinio del Comune di Chianni. All’ingresso del paese, come alla dogana di Stato, ogni visitatore doveva cambiare la valuta italiana, l’euro, in lilleri, per poter acquistare i prodotti locali esposti o pagarsi la cena. Un cambio, alla fine, quantomeno vantaggioso. Un segno tangibile ed originale, ideato dal Comitato organizzatore, allo scopo di catapultare da subito i numerosi ospiti nel fantastico mondo contadino d’una volta. Una serata dunque davvero suggestiva che è rimasta nelle menti e nel cuore di tutti. Così come in località Cimpoli, è stata offerta la possibilità d’ osservare il magnifico cielo stellato attraverso gli strumenti astronomici messi a disposizione dall’Associazione Astrofili Altavaldera. «La Luna e Venere, ha esclamato qualcuno, sembravano proprio lì, a portata di mano». Pappa al pomodoro e zuppa di cavolo hanno fatto poi da regine sulle tavole imbandite, mentre a sorpresa, oltre alla programmata esibizione di “Max ed il Trio del Fiasco” e dei “Bohemians”, ha dato il meglio di sé la Banda di Chianni i cui componenti, vestiti da contadini d’un tempo, si sono presentati in gran spolvero con musiche campagnole. Dunque festa piena per tutti ed un augurio sincero tornando nel mondo dell’euro: arrivederci all’anno prossimo con altre sorprese. Qualche esperto di valute ha comunque sottolineato che se si dovesse lasciare l’euro, meglio tornare al lillero di Rivalto. Provare per credere. E pare che l’invito sarà esteso al nostro presidente del Consiglio.
Gian Ugo Berti