Il Tirreno

Pontedera

Sei malato? La scuola viene a casa con la webcam

Andreas Quirici
Sei malato? La scuola viene a casa con la webcam

Lezioni a domicilio per gli studenti impossibilitati a raggiungere le aule per le lezioni. Ok la sperimentazione, si parte

26 luglio 2007
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SANTA CROCE. Videoconferenza per non far perdere le ore di lezione agli alunni delle scuole elementari e medie che hanno problemi di salute. È questo il progetto portato avanti dall’amministrazione comunale santacrocese e per il quale è stata avanzata una richiesta di finanziamento alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena. In pratica, si tratta di un sistema di webcam e collegamenti a Internet che permettano ai ragazzi, che non possono recarsi a scuola, di collegarsi online tramite un normalissimo computer e seguire le lezioni che si svolgono in classe. Lo stesso sistema è stato installato nell’ultimo anno scolastico per un bambino con problemi di salute che, diversamente, avrebbe saltato le lezioni perdendo, di fatto, l’intero anno. Invece, grazie alla videoconferenza, ha potuto studiare e seguire le lezioni sia da casa che dalla clinica dove periodicamente si recava per le cure.

Il risultato è che ha concluso l’anno scolastico con successo. «È stata la prova di un sistema in cui crediamo molto - spiega il sindaco Osvaldo Ciaponi - perché si tratta di un progetto in grado di garantire il diritto allo studio nel vero senso della parola. Del resto, il funzionamento è abbastanza semplice e, a quanto abbiamo avuto modo di apprendere, ha incontrato i favori della Fondazione alla quale abbiamo richiesto il finanziamento». L’idea è dotare ogni scuola di almeno un sistema di videoconferenza, da sistemare in un’aula, utilizzandolo in funzione delle necessità oggettive che, di volta in volta, si presentano durante l’anno scolastico. Non solo malattie gravi, ma anche quelle tipiche della giovane età degli studenti, oppure menomazioni come fratture che richiedono l’ingessatura. «Tra un mese e mezzo circa conosceremo la risposta riguardo al finanziamento - dice l’assessore Sabrina Guidi -.

La speranza è riuscire a dotare le scuole del numero maggiore possibile di questo genere di strumentazioni. Sarebbe un gran passo avanti e l’inizio di un’era davvero nuova per il mondo della scuola». Una webcam, quindi, fissata all’interno dell’aula, con l’insegnante a fare lezione normalmente, gli alunni ai loro banchi e gli “assenti” comunque presenti perché collegati via internet e in grado di prendere appunti o di seguire le parole della maestra o del professore di turno. Niente più visite pomeridiane all’ammalato da parte dei compagni per portare gli appunti o per recapitare i compiti da fare. Forse è la caduta dell’ennesima barriera romantica della scuola dei tempi che fu, ma senza dubbio è un progetto innovativo che va incontro alle necessità di moltissimi studenti e delle loro famiglie.

«Questo sistema è già stato testato - riprende Guidi - e dobbiamo ammettere che i risultati sono stati eccellenti». Adesso la parola passa alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena che tra un mese e mezzo dovrebbe esprimersi sulla richiesta di finanziamento. Secondo quanto dicono gli esponenti dell’amministrazione comunale, le impressioni dei responsabili della storica istituzione senese rispetto all’iniziativa sono state favorevoli, sia in virtù dell’innovazione che il progetto racchiude in sé, sia per gli enormi vantaggi che il sistema può garantire ai ragazzi.
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