Il Tirreno

Basket

Fiorello Toppo si veste da team manager. La Gema Montecatini ingaggia Luca Digno

Luca Digno è un nuovo giocatore della Gema Montecatini
Luca Digno è un nuovo giocatore della Gema Montecatini

Il Dany Basket Quarrata ha deciso di trattenere il suo capitano in un nuovo ruolo

2 MINUTI DI LETTURA





PISTOIA. Continuano i movimenti nel mondo della pallacanestro. C’è chi come la Gema Montecatini, fa un nuovo innesto nel suo roster per assemblare una formazione competitiva per la serie B. E c’è chi dopo una lunga e brillante carriera decide di attaccare le scarpette al chiodo e si ritrova con un posto da dirigente. Ma andiamo con ordine. La Gema Montecatini ha messo sotto contratto Luca Digno, guardia-ala di 192 centimetri. Il giocatore, classe 2001, quindi under a tutti gli effetti per la serie B 2022/23, nativo di Bari, è un grande atleta dalle spiccate caratteristiche difensive ma con potenzialità anche in zona d'attacco: ha giocato nell’ultima stagione a Empoli e poi a Vicenza, sempre in serie B, e due anni fa ha vestito la maglia di Formia.

La carriera di Luca Digno era iniziata a livello giovanile a Matera. Lì fu notato dalla Stella Azzurra Roma che lo volle nella capitale dove è rimasto per ben nove stagioni nel vivaio con due scudetti vinti (Under 16 e 18), giocando anche in doppio tesseramento in C Gold nella Fortitudo Roma, nella Hsc e nel Petriana. Nella nuova stagione sarà a disposizione di coach Agostino Origlio.

Si aprono le porte per una nuova carriera invece per Filippo Toppo che è stato nominato Team manager del Consorzio Leonardo Servizi e Lavori Quarrata, società dove ha vestito la maglia di giocatore fin dal 2018, dopo aver calcato palcoscenici importanti della pallacanestro.

«Sono davvero orgoglioso e felice, perché questo ruolo testimonia il grande rapporto che in questi quattro anni si è creato con l’ambiente del Dany Basket – racconta Fiorello – Quando è suonata l’ultima sirena della mia carriera da giocatore, non sapevo ancora cosa avrei fatto. Parlando con il presidente Gino Giuntini e il direttore sportivo Marco Nannini, abbiamo cercato di capire come avrei potuto dare una mano alla società. Penso che questo ruolo sia quello più adatto ad un uomo di campo come me».