Il Tirreno

Pistoia

L'ennesimo caso

Pistoia, bimba azzannata da un cane mentre passeggia coi genitori: ha una grave infezione

di Giancarlo Fioretti
Pistoia, bimba azzannata da un cane mentre passeggia coi genitori: ha una grave infezione

Il padre: «Staccare il cane da mia figlia è stato difficile». Resterà in ospedale fino a sabato

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PISTOIA. Ferragosto al San Jacopo per una bambina di Pistoia, azzannata da un cane di grossa taglia domenica scorsa nei pressi della sua abitazione sul Globo.

Invece di partire con la famiglia per una bella vacanza in montagna, la piccola si trova adesso ricoverata all'ospedale di Pistoia dove viene sottoposta a un'intensa terapica antibiotica per endovena per combattere l'infezione provocata dal morso dell'animale. Il cane peraltro non risulta iscritto all'anagrafe canina e pare che non abbia alcuna vaccinazione.

Continuano così a ripetersi a Pistoia e nelle sue vicinanze aggressioni di cani non adeguatamente sorvegliati o gestiti. Il 5 luglio scorso due pastori cecoslovacchi tenuti dai proprietari in un fondo commerciale sfitto in piazza dei cedri avevano infatti azzannato le guardie zoofile dell'Enpa chiamate dai vicini per verificare le condizioni dei cani.

A fine maggio una bambina di venti mesi invece era stata azzannata ad Agliana da uno dei pitbull custoditi nella villetta di famiglia. In questo caso invece la piccola era appena uscita di casa alle nove di mattina insieme ai genitori e alla sorellina per una tranquilla mattinata di compere in vista dell'imminente partenza per il Monte Bianco, dove tutti insieme avrebbero dovuto trascorrere una settimana di vacanza.

Il racconto del padre della bambina

«Eravamo stati mattinieri – dice i padre della bambina, peraltro titolare di un bar nei paraggi – perché volevamo risparmiare alle nostre figlie il caldo di queste giornate di agosto. Si trattava di una normalissima uscita domenicale per acquistare alcuni capi di vestiario e accessori vari da utilizzare nella tanto attesa vacanza in montagna. Eravamo tutti sorridenti e spensierati tanto e nessuno di noi ha dato troppo peso alla presenza dei due cani che, ormai da tempo, tengono compagnia a un uomo che, da oltre un anno, si piazza quasi ogni giorno all'incrocio fra via Cino da Pistoia e via Cavour a chiedere la carità". Quell'uomo, a quanto pare un senza fissa dimora, ha scelto da circa un anno quest'angolo di Pistoia per chiedere qualche spicciolo ai passanti.


«Alla presenza di quell'uomo – dice il babbo della bambina – ci siamo ormai abituati e, quando gli siamo passati davanti, gli animali parevano tranquilli. Fatti però alcuni passi, uno dei due cani, un grande molosso di color bianco, è sfuggito al controllo del suo proprietario e ha azzannato al polpaccio la bambina. Già altre volte mi ero reso conto che questo animale era un po' più nervoso del dovuto ma mai mi sarei aspettato una cosa del genere».

Ad attirare l'attenzione dei genitori della piccola mettendoli in allarme sono state le sue urla. Del resto, ad urlare ne aveva ben donde visto che il cane le si era attaccato al polpaccio e non dava segni di mollare la presa. «Staccare il cane dalla gamba di mia figlia – dice ancora l'uomo – non è stato per niente facile. Il cane non aveva infatti nessuna intenzione di staccare i denti dal polpaccio che, nel frattempo, aveva già iniziato a sanguinare».

Sottoposta a diverse vaccinazioni

Quando il molosso ha desistito, la bambina è stata trasportata di corsa al pronto soccorso del San Jacopo dove è iniziato però il suo calvario. « Non avendo a disposizione lo status vaccinale del cane – conclude il genitore – mia figlia è stata sottoposta a tutte le vaccinazioni del caso.

L'infezione grave

La ferita è stata sì medicata ma, durante la notte trascorsa in osservazione, ha sviluppato un'infezione talmente importante da dover essere curata con un'intensa terapia antibiotica per via endovenosa. Questo trauma ha poi portato mia figlia in uno stato di grande e continua apprensione in quanto sta ripetendo da domenica scorsa che lei non uscirà più di casa fino a quando quel cane stazionerà lì. Troppo grande è infatti la paura che un tale episodio possa ripetersi di nuovo».

Per il momento la famiglia non ha intrapreso alcuna azione nei confronti del proprietario del cane ma, non fosse altro che per far tornare il sorriso sulle sue labbra, lancia un appello al Comune: «Quel cane così come è custodito costituisce un pericolo per tutti. Che almeno si obblighi il proprietario a dotarlo di museruola, convincendolo magari anche a cambiare luogo di stazionamento. Mia figlia ha davvero paura e il trauma psicologico in questi casi può essere davvero rilevante».
 

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