Il Tirreno

Pistoia

Il “colpo”

Pistoia, furto di cosmetici alla Icona srl in via Mariotti

di Tiziana Gori
Pistoia, furto di cosmetici alla Icona srl in via Mariotti

L’irruzione di una banda di ladri all’alba di stamani nello stabilimento dell’azienda di Sant’Agostino. Hanno caricato la merce sui furgoni e sono scappati

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PISTOIA. Via Umberto Mariotti, in vetta a Sant’Agostino, là dove la zona industriale, dopo la rotonda di via Fermi, offre un ultimo spaccato di aziende e poi confluisce nella campagna pistoiese. È in via Mariotti che nella notte tra domenica e lunedì si è consumato un colpo di dimensioni ingenti ai danni della Icona profumi srl di Maurizio Barbaro. Un colpo che, nelle prime modalità della sua ricostruzione, riporta alla mente serie tv come “La casa di carta”. Solo che questa non era una serie tv, e Barbaro, che insieme alla famiglia e ai dipendenti il giorno è lì in via Mariotti a mettere a posto, dice di aver subito «danni ingentissimi». «Non gli è bastato entrare dal tetto. Hanno dovuto anche sfondare il portone. Il tetto l’abbiamo riparato, la porta la stanno cambiando ora (ieri nel primo pomeriggio, ndr)».

Da una prima ricostruzione della Scientifica della polizia i ladri si sarebbero calati nel capannone dall’alto. Al tetto, in cui poi hanno praticato un’apertura, sarebbero arrivati da un ponteggio situato sul retro. Tutto era stato studiato nei dettagli. Considerando la dinamica, a commettere il fatto potrebbe essere stata una vera e propria banda, composta da più persone (forse, una decina), esperte in questo tipo di reati. Quella di Icona srl è una realtà ultraventennale a Pistoia. Non produce, ma ha un magazzino di stoccaggio di profumi e cosmetici, che poi vende al mercato italiano ed estero. «Grazie alla passione, la dedizione e soprattutto all’esperienza ormai trentennale del fondatore Maurizio Barbaro – riporta il sito aziendale – siamo riusciti ad imporci a livello nazionale ed internazionale come una delle realtà leader nel settore».

La clientela comprende negozi online, possessori di partita Iva e altri grossisti e importatori /esportatori in tutta Europa. Del volume di profumi, accatastati su pancali, presenti all’interno del magazzino, era ben informata la banda che ha messo a segno il colpo. Così come era stato studiato l’ingresso dall’alto e preparate le vie di fuga.

Per impedire a chiunque – in primis alle forze dell’ordine – di potersi avvicinare al capannone, i ladri hanno piazzato diversi mezzi rubati, tra auto e furgoni, in mezzo alla strada, formando una barriera poco distante dalla rotonda tra via Fermi e via Mariotti. «Sono entrato alle sette al lavoro e ho visto un furgone a sbarrare la strada e poco distante un’auto della polizia», dice un impiegato di un’azienda via Mariotti.

Dopo essere entrati nel capannone i malviventi hanno arraffato quante più confezioni possibili (forse anche interi pancali, al momento non è chiaro) e quando hanno deciso che era arrivato il momento di andare via, con un furgone si sarebbero creati una via di fuga sfondando prima il cancello e poi il portone d’ingresso. A quel punto è scattato l’allarme. Sul posto sono arrivati dopo pochi minuti polizia, carabinieri, municipale. «È dalle quattro di stanotte che sono qui. È un grosso danno quello che ci hanno fatto», dice Maurizio Barbaro. Vicino a lui la moglie e il figlio, che annuiscono ed evidenziano come sia necessario, per favorire le indagini da parte degli inquirenti, dare meno informazioni possibili. Indagini affidate dalla procura alla Squadra mobile della polizia diretta dal commissario capo Veronica Brustenghi.

Riscontri e rilievi a 360 gradi, che partono dalle testimonianze dei titolari sui profumi contenuti in azienda, alla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti in Sant’Agostino e sulle strade più vicine alla zona industriale, in cui potrebbero essersi immessi i furgoni della banda in fuga. In mattinata anche il sindaco Alessandro Tomasi è andato da Icona srl a portare la propria solidarietà ai titolari. Nel corso del tempo, anche solo per citare gli ultimi dieci anni, sono stati molti i furti e le rapine messe a segno nella zona industriale: dal rapinatore con la maschera di carnevale nelle farmacie della zona, ai furti e le rapine in banca, ai colpi alla sala slot e alla sala biliardo. Di un colpo con un tecnica simile non ci sono però precedenti. 

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